Tra settembre e ottobre, quasi ovunque vi sono le condizioni ideali per avviare la preparazione del terreno in vista della messa a dimora di nuove viti. L'impianto delle barbatelle avverrà nel prossimo inverno
Per preparare il terreno sul quale effettuerete il reimpianto del vigneto o che ne ospiterà uno nuovo, eseguite i lavori di ripuntatura e aratura, mentre quelli di affinamento possono essere posticipati all’inverno, dopo i freddi più intensi, se intendete effettuare l’impianto primaverile.
Attualmente si sta sostituendo sempre di più lo scasso, cioè l’aratura di fondo, con la lavorazione a doppio strato: essa consiste in una prima ripuntatura profonda 80-100 cm con passaggi più fitti (fino a 50 cm tra un solco e l’altro) nei terreni più pesanti, seguita da un’aratura a 30-40 cm di profondità. Dopo la ripuntatura, nei terreni pietrosi può rendersi necessaria una prima asportazione dei sassi e delle pietre più grosse; un altro intervento si renderà necessario anche dopo l’aratura.
Prima dell’aratura distribuite la sostanza organica per la concimazione di fondo (per esempio 500-600 quintali per ettaro di letame), per consentire l’interramento del prodotto distribuito.