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Sulle viti, è importante favorire l’instaurarsi di un microclima che contrasti l’insorgenza di malattie fungine come la botrite
Contro la muffa grigia dell’uva, causata dalla botrite (Botrytis cinerea), nel vigneto familiare non sempre è necessario intervenire direttamente; se l’aria circola bene tra i tralci perché non c’è eccessivo rigoglio vegetativo e non ci sono danni di tignoletta e di oidio, spesso il trattamento si può evitare. Queste condizioni sono agevolate dalla «defogliazione», un’operazione di potatura verde finalizzata all’ottenimento di una chioma equilibrata. La defogliazione viene eseguita essenzialmente in due periodi, ovvero precocemente, subito dopo il termine dell’allegagione e/o in concomitanza con l’ultima fase della maturazione, a fine agosto-inizio settembre. Per quanto riguarda la defogliazione precoce è bene considerare che, allontanandosi dal periodo ottimale, aumenta il rischio di scottature agli acini che vengono esposti all’azione diretta dei raggi solari.
Nelle annate caratterizzate da elevata piovosità o da grandine, però, si accentua la pericolosità della comparsa della muffa grigia. Se le condizioni precedenti non sono soddisfatte o negli anni scorsi già ci sono stati problemi di muffa grigia, è possibile intervenire con prodotti fitosanitari.
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