

Viti secche e vino meno buono sono probabilmente segni di un attacco di mal dell’esca. Il mal dell’esca è causato dalla presenza di diversi funghi che si insediano all’interno del fusto e dei tralci dove distruggono i tessuti ed emettono sostanze tossiche per la pianta. Poiché non ci sono cure o tecniche preventive veramente efficaci, nel vigneto colpito da mal dell’esca bisogna attenersi ad alcune norme generali: in estate segnare con un nastro o vernice le piante con sintomi di malattia. Potare a fine inverno. Potare le piante ammalate per ultime in modo da evitare il propagarsi della malattia con gli strumenti di taglio. Disinfettare con soluzione di rame (solfato di rame al 2%) forbici e seghetti. Anche se con la drastica asportazione del legno ammalato non si ha garanzia di risanare la pianta, è possibile limitare i danni e la diffusione della malattia stessa. Nella cura generale del vigneto, poi, si deve fare attenzione a non apportare troppi fertilizzanti (letame incluso), non irrigare se non in caso di reale grave necessità, evitare di potare troppo lungo o comunque di lasciare una carica di gemme troppo alta per ogni pianta.