
Ringraziamo Rosalita Ugolini che ha descritto la scoperta del nido di cince di cui avevamo pubblicato la foto sul numero di marzo 2018 di Vita in Campagna
«È stato Black, il mio pastore tedesco, ad accorgersi di qualcosa dentro il cono segnaletico dal beccuccio rotto. Nonostante i miei richiami non voleva staccarsi, annusando freneticamente e girandogli intorno. Tenendo allora Black per il collare, ho sollevato il cono e con grande stupore mi sono trovata una nidiata di piccoli di cince, implumi, in un soffice nido di muschio e piume circondato da aghi di pino e pagliuzze. Certamente non vi era altro luogo più sicuro di questo, largo quanto basta alla base e stretto nell’apertura in alto, onde evitare intrusi. Da un angolo nascosto del mio giardino, in prossimità della stradina dove era posizionato il cono segnaletico, ho potuto osservare quante volte in una giornata i genitori hanno portato il cibo ai loro piccoli. È davvero molto impegnativo allevare cinque pulcini! Col passare dei giorni qualche altra volta ho sollevato il cono e ho potuto constatare che tutti e cinque erano cresciuti e pronti per spiccare il volo. Mi domando ancora, però, come siano riusciti, risalendo verso l’alto, a passare nella parte più stretta del cono per uscire all’aperto… Eppure ce l’hanno fatta! Dopo un po’ di tempo la piccola cincia ha deposto altre sette uova ed è ripartita la meravigliosa storia della vita.»