
Si è conclusa con grande successo la prima edizione di Vita in Campagna La Fiera a Verona. L'evento, organizzato da Veronafiere in collaborazione con Edizioni L'Informatore Agrario, ha registrato un'affluenza di 20mila visitatori nelle tre giornate dal 14 al 16 marzo, confermando il crescente interesse per l'hobby farming e il vivere sostenibile.
I corsi pratici: cuore pulsante della manifestazione
Il vero fiore all’occhiello dell’evento sono stati i 150 corsi gratuiti curati dagli esperti della redazione di Vita in Campagna. Le aule formative hanno registrato il tutto esaurito, con partecipanti entusiasti di apprendere tecniche e consigli pratici dai nostri specialisti.
Particolarmente apprezzati i corsi sull’orticoltura sostenibile, dove Marta Cipriani ha illustrato metodi efficaci per coltivare la fertilità del terreno e proteggere le piante con metodi naturali. Grande interesse anche per i workshop sul frutteto tenuti da Giovanni Rigo, con focus sulle nuove forme di allevamento per la copertura con reti antinsetto e tecniche di potatura per aumentare la produzione.
L’Area Apiario, curata da Paolo Fontana e Alessandro Pistoia, ha affascinato i visitatori con approfondimenti sul mondo delle api, mentre i corsi di Maurizio Arduin sull’allevamento di pollame, conigli e colombi hanno fornito preziose indicazioni per chi desidera avviare piccoli allevamenti domestici.
«I nostri corsi rappresentano l’essenza di Vita in Campagna La Fiera», spiega la redazione, «perché offrono quel sapere pratico che i lettori cercano anche nella rivista, ma con il valore aggiunto dell’esperienza diretta e dell’interazione con i docenti».
Gli incontri d’autore e gli approfondimenti culturali
Oltre ai corsi pratici, la manifestazione ha ospitato incontri d’autore di grande rilevanza. L’agronoma e garden designer Elisa Marmiroli ha aperto il ciclo venerdì 14 marzo con un focus sulla creazione e cura di giardini ricchi di biodiversità, seguito dall’intervento dell’agroecologo Luca Conte sui talenti delle piante per una nuova agricoltura.
Domenica 16 marzo, l’incontro sul «Monte Baldo – Giardino d’Europa» ha messo in luce l’importanza di questo patrimonio naturalistico verso il riconoscimento UNESCO.
Un’esposizione ricca e variegata
L’area espositiva ha visto la partecipazione di 120 aziende distribuite su due padiglioni. Nel padiglione 11, gli animali da cortile, tra cui galline ornamentali e conigli nani, hanno catturato l’attenzione dei visitatori, insieme alle sezioni dedicate all’apicoltura e alla cosmesi naturale. Il padiglione 12 ha invece ospitato soluzioni per il giardinaggio, florovivaismo, sementi e attrezzature per la manutenzione del verde.
Il bilancio e lo sguardo al futuro
«Siamo molto soddisfatti per questa prima edizione nella nuova location», commenta Umberto Caroleo, amministratore delegato di Edizioni L’Informatore Agrario. «Anche a Verona si è confermata la qualità del nostro format: una fiera-mercato incentrata sui corsi formativi di qualità che si rivolgono agli hobby farmer. È un luogo dove il visitatore può condividere le proprie esperienze e ritrovarsi in una comunità in continua crescita. Stiamo già pensando alla prossima edizione.»
Il trasferimento a Veronafiere si è rivelato una scelta strategica, e la risposta di pubblico ed espositori ne rafforza le prospettive di crescita. Per le prossime edizioni, la proposta fieristica verrà ulteriormente arricchita ampliando le aree dedicate all’outdoor, con piscine da esterno, barbecue, illuminazione per giardini e arredi per spazi all’aperto.
L’appuntamento è già fissato per il 2026, con un’edizione che promette di essere ancora più ricca di contenuti formativi e novità per tutti gli appassionati del vivere verde e sostenibile.