Dal 2004 è la realtà che si impegna per lo sviluppo della corilicoltura italiana, la tutela della biodiversità e la crescita dell’economia dei territori vocati
Favorire un turismo eco-compatibile e bilanciato nella prospettiva della crescita e della riscoperta gastronomica, medica, estetica delle proprietà della nocciola. Questo l’obiettivo principale dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola, che si è costituita a Giffoni Sei Casali il 30 aprile 2004. Ne fanno parte quei paesi e quelle città produttrici di nocciole le cui comunità sono dedite alla coltivazione, alla lavorazione o alla commercializzazione del prodotto con denominazione di origine. All’associazione possono però legarsi anche quei comuni che conservano la storia, la tradizione o la cultura del frutto. In totale sono oltre 800 le città italiane coinvolte nella produzione di nocciole, ed alcune aree hanno già ricevuto riconoscimenti di qualità.
Ciò che distingue i territori che hanno scelto di diventare Città della Nocciola, è la consapevolezza che la propria identità culturale proviene da questo frutto, che la storia della gente dei luoghi della nocciola ne è stata inevitabilmente condizionata, sia nell’ottica delle dinamiche del lavoro che dell’emancipazione e della trasformazione delle relazioni sociali ed economiche. Tutte motivazioni che trasformano luoghi semplici, e a volte ancora sconosciuti, in perfette unità sensoriali con un effetto imprevisto di amplificarne una fisicità tattile, storico-culturale, e turistica.
L’Associazione porta avanti progetti di tutela della nocciola attraverso politiche di sviluppo eco-compatibile della corilicoltura, di difesa delle tipicità, dell’autenticità e della qualità del frutto, in tutte le sue diversità presenti sul territorio nazionale. Lavora a piani di marketing e di divulgazione delle conoscenze legate al frutto, perché ciò costituisca una valorizzazione delle risorse naturali ed economiche delle aree interessate a questa coltivazione.
Ma l’Associazione mira a diventare anche un’opportunità per l’emancipazione del turismo enogastronomico e naturale, laddove non esiste ancora un’utenza pronta a rispondere ad esigenze specifiche dei visitatori ed operatori del sistema. In questa chiave di intenti, amare la nocciola significa unire i popoli nella reciproca conoscenza delle tradizioni, sostenerli offrendo opportunità lavorative che nasceranno durante la crescita di un sistema di rete tra i comuni della penisola, scoprire il costume e le potenzialità economiche dei paesi e favorire la ricerca. Il progetto che motiva l’Associazione trova inoltre conferme nell’attuale carattere transnazionale delle merci e dell’informazione, cavalcando le sovrastrutture globali, ma rimanendo sempre ancorato alle identità locali che ne sono l’anima.
L’Associazione Nazionale Città della Nocciola si muove dunque su più fronti. È impegnata a stimolare gli enti locali nella promozione e nella difesa della biodiversità, delle risorse paesaggistiche, ambientali e culturali delle zone legate alla coltivazione della nocciola, intraprendendo anche percorsi normativi e di rivisitazione dell’ordinamento nazionale e regionale in materia.
Città della Nocciola si occupa anche della mappatura delle aree geografiche in cui è presente la nocciola, approfondendo studi sulla diffusione del frutto in Europa e nel mondo, prendendo contatti con altri paesi e nazioni al fine di ricostruire l’antica storia di un frutto che porta con sé storie umane individuali, ma anche racconti straordinari della trasformazione del costume e dell’economia nei secoli.
Numerose sono le manifestazioni promozionali sulla nocciola italiana, sulle tecniche di lavorazione e di diffusione del frutto, organizzate dall’Associazione, oltre a incontri sulle potenzialità e le problematiche relative alla corilicoltura, che coinvolgono enti associati, istituzioni pubbliche e private, società, associazioni, organizzazioni, università, centri di ricerca e sperimentazione, coinvolgendoli.
L’Associazione si occupa anche di realizzare carte turistiche, guide, percorsi didattici (rivolti a scuole, gruppi di lavoro, escursionisti), percorsi gastronomici, eventi fieristici nazionali e internazionali, attività editoriali (pubblicazioni, manuali, opuscoli illustrativi, video-documentari); di individuare, riconoscere e promuovere i marchi d’origine protetta della nocciola nelle regioni, nelle province o nelle comunità italiane con apposito registro; di favorire l’attività commerciale, anche attraverso la costituzione di strutture commerciali di secondo grado; di stringere patti o gemellaggi con enti ed organizzazioni di carattere internazionale, nazionale, regionale e provinciale, finalizzati esclusivamente alla promozione di questo frutto prelibato e salutare.
L’iniziativa è finanziata dal Psr Calabria 2014/2023, attraverso la misura 3, intervento 3.2.1 “Aiuti ad attività di informazione e promozione implementate da gruppi di produttori sui mercati interni”.