L’indivia riccia resiste discretamente al freddo, predilige un clima fresco e umido e si adatta a diversi tipi di terreno, tranne quelli in cui ristagna l’acqua. Riesce egregiamente in coltura protetta
L’indivia riccia da taglio presenta una discreta resistenza al freddo. Nelle zone più miti del Centro-Sud questo ortaggio si coltiva durante l’inverno in pieno campo, mentre al Nord deve invece essere protetto da tunnel. Non gradisce lunghi periodi di caldo secco, che inducono il fenomeno della prefioritura.
La semina in pieno campo si attua, in Pianura Padana, da fine febbraio a metà maggio e da metà agosto a metà ottobre. Sotto protezione si attuano invece da fine gennaio a fine febbraio e da metà ottobre a metà novembre. Si può usufruire più a lungo di questo ortaggio effettuando semine scalari, ad esempio distanziate di circa 15 giorni l’una dall’altra. La distribuzione del seme si esegue di solito a spaglio («alla volata»), ma è consigliabile seminare a righe distanti tra loro 8-12 centimetri.
Nei piccoli orti non è necessario effettuare alcun apporto di fertilizzanti prima della loro semina, dato che si accontentano dei residui di fertilità che lasciano nel terreno gli altri ortaggi.