Con il nome di zucca – o zucca da inverno – vengono designate essenzialmente due specie: Cucurbita maxima (per esempio varietà Gigante quintale, Marina di Chioggia) e Cucurbita moschata (per esempio varietà Lunga di Napoli o Piena di Napoli, Butternut-Noce di burro). Le zucche sono specie in cui la parte riproduttiva maschile si trova in un fiore e quella femminile in un altro fiore della stessa pianta (sono piante monoiche). L’impollinazione avviene per opera degli insetti. Per tenere stabili i caratteri delle singole varietà bisogna che tra le diverse varietà di zucca appartenenti alla stessa specie vi sia una distanza di 1.500 metri. In caso contrario gli incroci spontanei sono abbastanza facili quando si coltivano a breve distanza due o più varietà della stessa specie (cioè di Cucurbita maxima oppure di Cucurbita moschata). Le cose si complicano ulteriormente quando vengono coltivate vicine diverse varietà di cui una, come Prizewinner, sia ibrida. Negli incroci spontanei possono emergere i caratteri delle linee che sono servite per produrre l'ibrido e quindi ottenere zucche diverse tra loro. Al contrario, si possono tenere vicine varietà di specie diverse (Cucurbita maxima vicino a Cucurbita moschata) senza che sorgano problemi di incrocio. Tra le diverse specie sono possibili incroci solo se si interviene manualmente. Fatte queste premesse, dato che è difficile conoscere a quale specie appartengono le varietà coltivate, è importante essere molto prudenti e scegliere, se si vuole ottenere il seme, di coltivare una sola varietà (non ibrida perché anche in questo caso dai semi ottenuti comparirebbero piante con le caratteristiche delle linee di origine). I selezionatori però raccomandano, per la produzione di seme, di non mettere accanto zucche di specie diverse (anche non compatibili tra loro) perché si potrebbe verificare la formazione di frutti senza semi (partenocarpia). Per questo è tanto più valida l’indicazione di produrre i semi di una sola varietà rispettando le distanze (1.500 metri) da altre varietà della stessa specie. Per essere sicuri di mantenere i caratteri della varietà desiderata bisognerebbe in ogni caso coltivare almeno sei piante. È consigliabile estrarre i semi dalle zucche dopo una ventina di giorni dalla raccolta (frutti ben maturi) perché al loro interno si accumula una maggiore quantità di sostanze di riserva. Considerato comunque il basso costo dei semi di zucca (a parte quello delle varietà ibride) e il limitato numero delle piante necessarie, è consigliabile, per ottenere frutti rispondenti alle caratteristiche delle diverse varietà, acquistare seme nuovo ogni anno.
Zucche diverse da quelle di origine del seme
Con il nome di zucca – o zucca da inverno – vengono designate essenzialmente due specie: Cucurbita maxima (per esempio varietà Gigante quintale, Marina di Chioggia) e Cucurbita moschata (per esempio varietà Lunga di Napoli o Piena di Napoli, Butternut-Noce di burro). Le zucche sono specie in cui la parte riproduttiva maschile si trova in un fiore e quella femminile in un altro fiore della stessa pianta (sono piante monoiche). L’impollinazione avviene per opera degli insetti. Per tenere stabili i caratteri delle singole varietà bisogna che tra le diverse varietà di zucca appartenenti alla stessa specie vi sia una distanza di 1.500 metri. In caso contrario gli incroci spontanei sono abbastanza facili quando si coltivano a breve distanza due o più varietà della stessa specie (cioè di Cucurbita maxima oppure di Cucurbita moschata). Le cose si complicano ulteriormente quando vengono coltivate vicine diverse varietà di cui una, come Prizewinner, sia ibrida. Negli incroci spontanei possono emergere i caratteri delle linee che sono servite per produrre l'ibrido e quindi ottenere zucche diverse tra loro. Al contrario, si possono tenere vicine varietà di specie diverse (Cucurbita maxima vicino a Cucurbita moschata) senza che sorgano problemi di incrocio. Tra le diverse specie sono possibili incroci solo se si interviene manualmente. Fatte queste premesse, dato che è difficile conoscere a quale specie appartengono le varietà coltivate, è importante essere molto prudenti e scegliere, se si vuole ottenere il seme, di coltivare una sola varietà (non ibrida perché anche in questo caso dai semi ottenuti comparirebbero piante con le caratteristiche delle linee di origine). I selezionatori però raccomandano, per la produzione di seme, di non mettere accanto zucche di specie diverse (anche non compatibili tra loro) perché si potrebbe verificare la formazione di frutti senza semi (partenocarpia). Per questo è tanto più valida l’indicazione di produrre i semi di una sola varietà rispettando le distanze (1.500 metri) da altre varietà della stessa specie. Per essere sicuri di mantenere i caratteri della varietà desiderata bisognerebbe in ogni caso coltivare almeno sei piante. È consigliabile estrarre i semi dalle zucche dopo una ventina di giorni dalla raccolta (frutti ben maturi) perché al loro interno si accumula una maggiore quantità di sostanze di riserva. Considerato comunque il basso costo dei semi di zucca (a parte quello delle varietà ibride) e il limitato numero delle piante necessarie, è consigliabile, per ottenere frutti rispondenti alle caratteristiche delle diverse varietà, acquistare seme nuovo ogni anno.
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