Gli asparagi appartengono alla famiglia botanica delle Gigliacee, la stessa dell’aglio, della cipolla e del porro. La principale proprietà dell’asparago è la sua azione diuretica e quindi depurativa, anche se alcuni autori affermano che questo vegetale non fa aumentare la quantità di urine prodotte, ma solamente il numero delle minzioni. In ogni caso lo stimolo è così energico da risultare, quando i reni non sono in perfetto equilibrio, perfino irritante. Gli asparagi contengono in abbondanza la asparagina, un aminoacido derivato dall’acido aspartico e presente anche in altri vegetali come, ad esempio, i fagioli e la soia. Questa sostanza, espulsa con le urine, è responsabile del loro caratteristico odore. L’asparago è un vegetale molto ricco di purine e del loro derivato acido urico, sostanze che tuttavia vengono in larga parte disperse con l’acqua di cottura. Un consistente e frequente consumo di asparagi (specialmente stufati o in minestre o risotti, metodi di cottura che non consentono alcuna dispersione di purine) è controindicato per chi soffre di gotta o di calcoli delle vie urinarie, anche se la decisa azione diuretica consente nel contempo una buona eliminazione dall’organismo di molte scorie metaboliche. Un ortaggio controverso, dunque, la cui presenza sulla tavola non ha, d’altra parte, quasi nessuna conseguenza negativa. Infatti, il consumo di questo saporito germoglio si autolimita spontaneamente, essendo disponibile solo in un breve periodo primaverile.
Sostanze degli asparagi, quali proprietà?
Gli asparagi appartengono alla famiglia botanica delle Gigliacee, la stessa dell’aglio, della cipolla e del porro. La principale proprietà dell’asparago è la sua azione diuretica e quindi depurativa, anche se alcuni autori affermano che questo vegetale non fa aumentare la quantità di urine prodotte, ma solamente il numero delle minzioni. In ogni caso lo stimolo è così energico da risultare, quando i reni non sono in perfetto equilibrio, perfino irritante. Gli asparagi contengono in abbondanza la asparagina, un aminoacido derivato dall’acido aspartico e presente anche in altri vegetali come, ad esempio, i fagioli e la soia. Questa sostanza, espulsa con le urine, è responsabile del loro caratteristico odore. L’asparago è un vegetale molto ricco di purine e del loro derivato acido urico, sostanze che tuttavia vengono in larga parte disperse con l’acqua di cottura. Un consistente e frequente consumo di asparagi (specialmente stufati o in minestre o risotti, metodi di cottura che non consentono alcuna dispersione di purine) è controindicato per chi soffre di gotta o di calcoli delle vie urinarie, anche se la decisa azione diuretica consente nel contempo una buona eliminazione dall’organismo di molte scorie metaboliche. Un ortaggio controverso, dunque, la cui presenza sulla tavola non ha, d’altra parte, quasi nessuna conseguenza negativa. Infatti, il consumo di questo saporito germoglio si autolimita spontaneamente, essendo disponibile solo in un breve periodo primaverile.
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