

La pratica di diluire abbondantemente il letame (tanto fresco che maturo) con acqua e poi distribuirlo alle piante da orto in vegetazione era diffusa in passato quando non esisteva la possibilità di intervenire con fertilizzanti minerali sulle colture in atto, cioè in copertura. Era un’operazione disagevole, per motivi facilmente comprensibili, e oggi poco proponibile, anche perché il letame è diventato un materiale sempre più difficile da reperire. Se si desidera effettuare una concimazione organica di questo tipo si può impiegare i residui (meglio maturi) di piccoli allevamenti avicoli che contengono azoto in una percentuale compresa tra lo 0,7 e il 2,3% (il letame bovino maturo ne contiene lo 0,5% circa), che però vanno diluiti moltissimo per evitare possibili ustioni alle radici e alle foglie delle piante. Per esempio si possono mescolare accuratamente 3-4 kg di compost molto maturo in 100 litri d’acqua e poi eseguire un’irrigazione fertilizzante.