La primavera dell’anno scorso ho piantato 2 kg di cipolle ramate, che all’inizio sono cresciute bene, poi però le foglie si sono afflosciate e ho avuto una resa di un terzo inferiore a quella dell’anno precedente. Non parliamo dello scalogno, tutto marcio! In luglio ho piantato i porri e a ottobre erano molto belli, ma poi a novembre si sono afflosciate tutte le foglie. C’erano inoltre dei segni marroni sui gambi, tanto che non erano nemmeno commestibili. Questo è accaduto non solo a me ma in tutta la zona...
La risposta della redazione.
Le frequenti e abbondanti piogge favoriscono l’affermarsi e il diffondersi di marciumi che hanno arrecato gravi danni a diverse colture orticole. Specialmente quando in autunno si verificano temperature più alte della media, queste creano un ambiente ancora più favorevole ai marciumi. Per cercare di contrastare preventivamente i marciumi di cui possono soffrire alcuni ortaggi tra cui la cipolla e ancora di più lo scalogno, è opportuno porre in atto accorgimenti preventivi, come assicurare il migliore sgrondo possibile dell’acqua dal terreno predisponendo delle aiole alte 10-15 cm (anche 20 cm nei suoli più pesanti) rispetto al livello del terreno, oppure sistemando le aiole ad arco (a porche). È importante poi lavorare accuratamente le aiole sia in profondità che in superficie, in modo che l’acqua non si fermi nella zona delle radici e del colletto (parte di collegamento tra le radici e il fusto/foglie che si trova a livello del terreno) delle piante. Si può anche tentare di prevenire i marciumi «indurendo» le piante con trattamenti a base di solfato di rame tribasico- 15,2 (bio, non classificato), alla dose 30 ml per 10 litri d’acqua, fino a tre giorni prima di raccogliere.
Nel caso di infezioni in atto si possono eseguire delle irrorazioni localizzate (cioè pianta per pianta) con una soluzione di ossicloruro di rame-50 (bio, irritante), alla dose di 25-30 grammi in 10 litri d’acqua cercando di bagnare bene il colletto.