La prima cosa da fare nell'orto dopo una grandinata è una sarchiatura del terreno per ovviare all'azione battente di grandine e acqua
Normalmente, la grandine è accompagnata dalla caduta di molta acqua in breve tempo che, assieme all’azione battente della grandine stessa, causa la formazione di crosta sul terreno, portandolo in una condizione di asfissia che non permette un adeguato ricambio d’aria (che contiene ossigeno) nello strato interessato dalla presenza di radici. Senza un’adeguata disponibilità di ossigeno le radici non sono in grado di assorbire né l’acqua, né i principi nutritivi, così come i microrganismi non sono capaci di liberare principi nutritivi dal concime.
Occorre pertanto, con urgenza, rompere la crosta superficiale con una sarchiatura e ripristinare la giusta permeabilità all’aria nel terreno: le piante riprenderanno prontamente a crescere. Fra tutte le cose da fare nella cura delle piante dopo una grandinata, questa è la più importante. Anche nelle coltivazioni condotte con la tecnica della pacciamatura, dopo forti temporali o grandinate è prudente verificare che il terreno non abbia formato la crosta superficiale, evento non frequente, ma possibile.