Siepe divisoria sul confine, come una recinzione: consigli sulla scelta e cura delle piante

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la Redazione
25 marzo 2021

L'utilizzo di piante vive come elementi divisori o di delimitazione è sicuramente possibile e in uso già dal passato. L'importante è dare una forma di allevamento fin dai primi anni di impianto, in modo che la ramificazione sia fitta e intricata. Solo così si può ottenere un effetto similare a quello di una recinzione

Sono in molti a prediligere l’utilizzo di piante vive per delimitare il confine di un cortile o di un giardino. Una siepe aumenta la protezione, la privacy e risulta essere un elemento di decoro di una proprietà che sicuramente si integra meglio nel paesaggio circostante rispetto a recinzioni in metallo o in legno. È importante dare una forma di allevamento fin dai primi anni di impianto, in modo che la ramificazione sia fitta e intricata. La siepe può raggiungere anche i 5 metri di altezza e qualunque sia la scelta della pianta da far crescere, avrà bisogno di molte attenzioni per rimanere sana e fitta. Come essenze per costituire una bella e folta siepe vanno molto bene la fotinia, il biancospino, il prugnolo, il lauroceraso, il tasso, il carpino bianco, che tra l’altro sopporta bene eventuali potature in «forma obbligata». Il consiglio è quello di costituire una «siepe formale». Le siepi formali sono quelle in cui le piante vengono sempre costantemente «spuntate» e potate per assicurare una forma regolare, generalmente con interventi manuali (tosasiepi, cesoie, forbicioni) da aprile a settembre, con intervallo di circa cinque o sei settimane secondo i casi, praticando i normali tagli di contenimento della vegetazione. Per la cura di siepi spesso si sceglie di ricorrere ad attrezzature motorizzate che agevolano e velocizzano il lavoro.

batteria-tagliasiepe-elettrico-husqvarnaCon i modelli più innovativi a batteria i benefici sono numerosi: si va dall’ergonomia e peso contenuto, all’assenza di emissioni dirette per un utilizzo pratico e allo stesso tempo rispettoso dell’ambiente e di se stessi, non trovandosi più a inalare i fumi solitamente prodotti dalla combustione del motore endotermico. La potenza dei modelli a batteria riesce ad equiparare quella dei prodotti a scoppio garantendo la medesima produttività, con inoltre immediate accensioni anche dopo lunghi rimessaggi. Altra funzionalità che può agevolare il lavoro è la modalità di risparmio energetico savE, da attivare ogni qualvolta lo si desidera per aumentare l’autonomia della batteria.

siepe-tagliasiepe-elettrico-batteriaPer una siepe di piccole dimensioni diventa così sufficiente utilizzare un tagliasiepi a batteria con lama dai 45 a 70 cm, mentre per siepi molto importanti e alte è consigliato solitamente utilizzare un tagliasiepi ad asta fissa o telescopica, che consente di mantenere una posizione ergonomica durante l’uso.

La tarda primavera e la fine dell’estate sono i momenti migliori per intervenire con una potatura di regolazione e contenimento. Ad ogni taglio all’apice dei rami fa riscontro lo sviluppo di più germogli laterali che rendono sempre più folto il fogliame e producono un effetto di arbusto denso e compatto. Per mantenere una siepe folta anche nella parte più vicina al suolo, occorre potarla in modo che risulti più larga alla base e leggermente più stretta nella parte superiore. Così facendo le pareti verticali della siepe ricevono un’uguale quantità di luce. Per potare una siepe in modo regolare basta semplicemente tendere una corda tra due picchetti all’altezza, o alla distanza dal fusto, del taglio desiderato. Un altro consiglio per delimitare un confine è quello di adottare piante (non alberi) che per loro natura non superano i 2,5 metri di altezza, più avanti vediamo il perché.

Le specie più diffuse nei giardini di campagna

Fotinia (Photinia, varie specie). È un arbusto grande e vigoroso con fogliame verde scuro, lucido e coriaceo. I nuovi germogli hanno un colore rosso brillante. La varietà «Red Robin» della Photinia x fraseri ha germogli di un bel colore rosso brillante; tagliasiepe-elettrico-husqvarnapertanto, se viene usata come siepe formale ma se ne vogliono godere le infiorescenze, va potata dopo la fioritura (giugno); si lasciano quindi crescere i nuovi germogli rossi che vanno poi in parte eliminati con la potatura di settembre.

Lauroceraso (Prunus laurocerasus). È un arbusto sempreverde con larghe foglie verde scuro, lucide. Si utilizza per creare alte siepi, poiché sopporta molto bene le potature di contenimento da effettuarsi in marzo-aprile o in agosto, ma è in effetti un albero di media altezza (5-6 metri), se lasciato crescere.

Bosso (Buxus sempervirens). È una della piante da siepe più conosciute, se usato come siepe formale le potature vanno effettuate ogni 6-8 settimane.

Ginepro (Juniperus communis). I ginepri sono una grande famiglia delle conifere e per la maggior parte hanno uno sviluppo modesto e una crescita lenta. Si adattano bene alla potatura, che però si deve sempre eseguire sulle punte dei rametti, senza asportare il legno duro, operando nella tarda primavera.

Tasso comune (Taxus baccata). È un sempreverde molto longevo, a crescita lenta. Resiste molto bene alle potature, che non devono però recidere i rami legnosi; si cimano le punte dei rametti e si ridà forma all’arbusto nella tarda primavera e in estate avanzata.

Distanze minime dai confini

Per evitare di incappare in pesanti contenziosi, occorre sapere che esistono una serie di norme contenute nel Codice civile che stabiliscono le distanze minime delle piante dai confini. Che si tratti di un campo del vicino confinante, o di una strada comunale, a seconda del tipo di impianto che si andrà a realizzare, dovrà essere rispettata una distanza che è riportata negli articoli che vanno dal 892 all’896, a seconda del tipo di pianta.

La distanza si misura dal confine fino alla base esterna del tronco al momento dell’impianto. Se il terreno è in pendio, la distanza si misura prolungando verticalmente la linea di confine e tracciando la perpendicolare fino al tronco. Qui ricordiamo solo che l’articolo 892 del Codice Civile prescrive la distanza minima dal confine di 0,5 metri per arbusti e siepi non superiori ai 2,5 metri di altezza.

Oltre al Codice civile possono essere in vigore anche regolamenti e usi locali che prevedono la prescrizione di norme e distanze differenti, da verificare presso gli uffici tecnici comunali.

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