Si chiamano Lithops, dal nome del genere che raggruppa queste particolarissime piante originarie dell’Africa del Sud
Le troviamo in tutti i vivai più forniti, nel settore riservato alle piante grasse. E sono a tutti gli effetti delle succulente che si caratterizzano per diverse qualità e una personalità… da star. Chi le scopre e impara a conoscerle se ne innamora, garantito! Per una svariata serie di motivi, tutti speciali.
- Sono piante piccole che non necessitano di spazio: si accontentano di un vasetto di qualche centimetro di diametro con terriccio soffice.
- Sono piante di forma originale: un corpo compatto costituito da due foglie carnose portate a raso terra o solo un centimetro più su.
- Sono piante ideali per una collezione specialissima: ne esistono centinaia di specie, con colori marmorati del corpo tutti diversi.
- Sono piante che insegnano l’arte della pazienza, del saper attendere: dalla primavera all’autunno sono praticamente immobili, non danno segni di vita (da qui il nome di sassi o pietre).
- Sono piante generose: in autunno regalano il loro fiore, uno solo, proprio per questo davvero prezioso. Il bocciolo si affaccia dapprima alla fessura delle due foglie, suscitando un’emozione, e in pochi giorni copre il corpo della pianta, per una settimana intera. Un evento da foto!
- Sono piante simbolo del saper rinnovarsi: ogni inizio primavera il vecchio corpo muore, si fa da parte disidratandosi, ma al suo interno ecco apparire il nuovo corpo, per un ennesimo ciclo di sviluppo fino alla nuova fioritura.
- Sono piante poco esigenti, preferiscono quasi essere dimenticate: si comincia a innaffiarle solo in primavera, dopo la formazione del nuovo corpo, una volta ogni 10 giorni; e dopo la fioritura non vanno più bagnate.
- Sono piante che resistono al freddo (e al gran caldo): si può lasciarle all’aperto, riparate dalla pioggia, tutto l’anno. Che altro si può volere da un’umile e piccola amica di nome Lithops?