Di questa rosa selvatica si raccolgono petali, foglie e, a fine autunno, i frutti, che restano appesi alla pianta anche durante la prima parte dell’inverno
Il frutto della rosa, chiamato cinorrodo, è dal punto di vista botanico un falso frutto, come quello di tutte le Rosacee pomoidee (melo, pero, ecc.), perché non si sviluppa dall’ovario, ma dal ricettacolo del fiore e quindi dalle parti del fiore poste al di sotto del calice. Per questo i sepali del calice, che essiccano ma rimangono visibili fino alla raccolta, sono attaccati in cima al frutto e non alla sua base come nei veri frutti (tipo le arance).
I frutti della rosa canina in genere restano appesi alla pianta, che è una caducifoglia (perde le foglie nella stagione fredda) anche durante la prima parte dell’inverno, con notevole effetto decorativo.
Con i frutti maturi della rosa canina (che si raccolgono appunto da ottobre a dicembre) si ottengono confetture, gelatine, salse, sciroppi e bevande gradevoli.