Le piante che fioriscono a inizio o tarda primavera (forsizia, kerria, filadelfo, lillà, ecc.) vanno potate dopo la fioritura, cioè nella tarda primavera o a inizio estate
Non su tutti gli arbusti da fiore si interviene con le forbici nello stesso periodo e nello stesso modo. Una potatura sbagliata può pregiudicare le future fioriture.
E ora, forbici alla mano…
Sul lillà (Syringa vulgaris, nella foto in alto) eseguite una leggera potatura, eliminando la parte terminale dei rami che hanno portato fiori, gli eventuali rami molto vecchi al centro dell’arbusto e i polloni che nascono dalle radici. In questo modo si stimola la crescita di nuovi rami, che porteranno le gemme a fiore la primavera successiva.
La kerria (Kerria japonica) presenta una crescita simile a quella dei bambù, cioè i nuovi getti, che partono tutti a livello del terreno, si allargano verso l’esterno creando una massa densa e disordinata. Questo arbusto si pota eliminando a raso suolo i rami di più di due anni di vita, riconoscibili per la scorza grigia; rimuovete dalla vegetazione giovane i rametti sfioriti in corrispondenza di un nuovo germoglio.
Al filadelfo (Philadelphus nelle diverse varietà), quando gli ultimi fiori appassiscono e i giovani getti sono già cresciuti (questi si distinguono per il colore bruno-giallastro della corteccia), accorciate i rami troppo ramificati e quelli con poche foglie, tagliandoli al di sopra di un nuovo getto, ed eliminate alla base 1-2 rami vecchi per favorire il rinnovo dell’arbusto.