Le farfalle amano l’Italia, dal mare alla montagna

Anthocaris cardamines
26 giugno 2020

L’Italia, sia per la posizione geografica sia per la diversità di ambienti che offre, ospita la più alta ricchezza di farfalle in Europa, contando 289 specie, molte delle quali endemiche, come Zygaena romeo neapolitana, che vive solo nelle Prealpi Bergamasche, Papilio hospiton, presente soltanto in Sardegna, Pyrgus picenus, endemica dell’Appennino centrale.

Dove sono più frequenti

  • Gli habitat prediletti dalle farfalle sono le campagne e i prati di pianura e di mezza montagna, i giardini, i frutteti e gli orti familiari, dove l’abbondanza e la varietà di piante erbacee fiorite offre ampia possibilità di nutrimento e di riproduzione.
  • Molto confidenti le farfalle, poche ma in buona salute, che vivono in montagna, forse perché più di rado disturbate dalla presenza umana e al sicuro da insetticidi e pesticidi che inquinano gli ambienti di pianura e di collina. Le possiamo incontrare dopo avere lasciato gli ultimi boschi e le rade boscaglie per arrivare fino alle praterie di altitudine e alle nude pietraie.

Dove sono più rare

  • Meno numerose, più timide e sospettose, sono le farfalle che frequentano i boschi, dove per lo più se ne stanno in alto, tra le chiome degli alberi, da cui scendono solo per deporre le uova oppure per abbeverarsi nelle pozze d’acqua sul terreno.
  • Ormai ai minimi termini è la compagine delle farfalle legate agli ambienti umidi (boschi ripariali, prati acquitrinosi, torbiere ecc.), sempre più ridotti a causa dei continui interventi di bonifica per conquistare nuove superfici da coltivare.

Aiutiamole in città

Rare ormai anche le farfalle in ambiente urbano. Eppure anni fa si vedevano volteggiare nelle aree urbane l’inconfondibile Vanessa atalanta alla ricerca di nettare, o delicate cedronelle che si godevano i primi tepori primaverili. Oggi la drastica riduzione del numero di farfalle “cittadine” è dovuta a cause di ordine generale (principalmente i cambiamenti climatici e l’inquinamento) che peraltro interessano anche gli altri ambienti, ma in questo caso entrano in gioco specifiche situazioni legate al contesto urbano, come l’abuso di insetticidi e pesticidi nella cura del verde pubblico e l’impiego di alberi e arbusti esotici nei viali e nei parchi al posto delle specie autoctone. Vere isole di salvezza possono allora diventare i balconi e i terrazzi, purché ben forniti di piante in grado di garantire alle farfalle protezione e nutrimento.

Argynnis paphia

L’elegante pafia o fritillaria (Argynnis paphia) vive ai margini dei boschi, dal piano fino ai 1.800 metri di quota. (© M. Lanza)


Foto in evidenza: il bellissimo rovescio delle ali di un’aurora (Anthocaris cardamines), una delle prime farfalle primaverili in giardini, frutteti e prati (© M. Lanza).

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