Ecco alcuni consigli sulla coltivazione del Sedum sieboldii, pianta perenne che ha origine in Giappone e che grazie alla sua rusticità non richiede cure eccessive.
La coltivazione Sedum sieboldii risulta facilitata perché è una pianta molto rustica che si adatta a tutti i tipi di terriccio, basta che siano ben drenati e freschi. Il Sedum sieboldii si coltiva all’aperto per tutto l’anno, in pieno sole; resiste egregiamente al freddo e a modeste gelate. Sopporta la siccità, anche prolungata, ma si giova di periodiche innaffiature che tengono leggermente fresco il terriccio. Si concima poco, una-due volte l’anno, con un concime per piante grasse (per esempio concime per cactacee, alle dosi riportate in etichetta), per non stimolare un’eccessiva crescita vegetativa che andrebbe a scapito della fioritura. Si moltiplica per talea, da aprile sino ad agosto, prelevando porzioni di rametto lunghe circa 5-6 cm, che vanno interrate per un paio di cm in vasetti di 6-8 cm di diametro, riempiti di soffice terriccio arricchito di sabbia in ragione del 50%, o per divisione dei cespi da ottobre-novembre sino a marzo, prima della ripresa vegetativa.