Coltivazione e cura della passiflora: pianta rampicante con fiori e frutti affascinanti

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20 agosto 2024

La Passiflora, una pianta rampicante originaria del Sudamerica, è perfetta per abbellire il giardino con il suo aspetto insolito. La Passiflora caerulea è particolarmente adattabile al clima italiano ed è consigliata per il suo carattere rustico

La passiflora appartiene alla famiglia delle Passifloracee, ed è il genere più rilevante per la floricoltura. Le sue foglie eleganti e verdi coprono i rami sottili e giovani, mentre i cirri e i viticci si attorcigliano attorno agli appigli con grazia.

Una pianta rampicante versatile

La passiflora è un’ottima scelta per rivestire le reti delle recinzioni, creare schermature frangivista e frangisole, adornare pergolati o decorare pareti di casa o rustici. È possibile guidare la crescita della pianta attorno ai pilastri del cancello, rendendo l’ingresso della villa o dell’edificio ancora più accogliente. Oltre alle foglie, i fiori sono un elemento ornamentale di grande impatto, sbocciando da maggio fino a settembre (a seconda della località e della specie). I fiori, distribuiti in modo armonioso sui rametti, offrono una struttura complessa e colori che sembrano opere d’arte.

Alcuni fiori vengono impollinati dal vento o dagli insetti e sviluppano curiosi frutti che somigliano a uova di pollastra. Con la maturazione, la buccia dei frutti cambia colore, variando a seconda della specie. I frutti sono presenti fino all’inizio di novembre e si distinguono tra le foglie verdi. Hanno un sapore acidulo-aromatico e possono essere consumati direttamente o sotto forma di succo, anche combinato con altri frutti esotici.

Specie consigliata: Passiflora caerulea

La specie più consigliata è la Passiflora caerulea, originaria del Brasile e del Perù. È una pianta rustica e adatta a ogni esposizione, anche se preferisce posizioni soleggiate. Non ha particolari esigenze riguardo al terreno e si sviluppa meglio in terreni poveri e sciolti.

La messa a dimora. Nelle zone con inverni miti, la messa a dimora può essere effettuata a novembre, mentre in zone più fredde è preferibile attendere la fine dell’inverno. La dimensione della buca deve essere proporzionata alla dimensione della pianta e al tipo di suolo. Se il terreno è compatto, si consiglia di creare uno strato drenante sul fondo della buca con sassi e di rendere il terreno sufficientemente sciolto aggiungendo sabbia e ghiaia. È consigliabile utilizzare piante allevate in contenitori per evitare uno stress eccessivo durante il trapianto. La zolla radicale deve essere inumidita lentamente prima di essere piantata, assicurandosi che tutto il materiale terroso si inzuppi uniformemente. Distribuire uno strato di terriccio di foglie sulla superficie esterna della zolla umida favorirà l’adattamento delle radici al nuovo ambiente. La distanza tra le piante dovrebbe essere di almeno 2 metri per consentire uno sviluppo adeguato senza intrecciare eccessivamente i rami.

L’irrigazione. Fino a quando la pianta non raggiunge una buona crescita, è necessario innaffiarla regolarmente per evitare che il terreno si asciughi. Le piante mature possono richiedere innaffiature durante periodi di siccità eccessiva. L’acqua deve essere somministrata lentamente e in quantità adeguata.

La protezione invernale. Quando le temperature invernali si avvicinano, è consigliabile coprire la zona delle radici (che si trova di solito in superficie) con uno strato di terriccio di foglie o compost per proteggerle dal freddo. Questo strato funge anche da fertilizzante organico leggero per soddisfare le esigenze della pianta.

La potatura. Per mantenere la vegetazione sana ed elegante, è consigliabile rimuovere i fiori appassiti, i frutti secchi e regolare la crescita dei nuovi germogli. La potatura di diradamento può essere necessaria per stimolare la crescita di nuove piante nella parte inferiore e prevenire la spogliazione dei rami maturi nella parte bassa della pianta. Se la pianta subisce danni o gelate invernali, è possibile tagliare completamente le parti danneggiate e aspettare che nuovi germogli spuntino dalla base.

Come propagare la passiflora propagazione

È possibile propagare la passiflora attraverso i semi, che devono essere estratti dal frutto e lasciati asciugare prima di essere conservati in un sacchetto di carta. La semina può avvenire alla fine dell’inverno in vasi contenenti una miscela di sabbia e torba. Una volta che le piantine raggiungono un’altezza di 5-7 cm, possono essere trasferite in vasi leggermente più grandi.

La passiflora può anche essere propagata per talea erbacea, utilizzando la parte semi-legnosa dei rametti. Le talee devono essere inserite in un vaso con un substrato di torba o perlite e sabbia, protette da un foglio di plastica trasparente per mantenere un’atmosfera umida. Una volta che le radici si sviluppano e spuntano nuovi germogli, le talee possono essere trapiantate in vasi più grandi o in terreno aperto. È anche possibile propagare la Passiflora tramite margotta, da eseguire in maggio.

I frutti

I frutti della passiflora sono un vero spettacolo per gli occhi e il palato. Una volta fecondati, i fiori si trasformano in frutti dalle forme e dimensioni simili a uova di pollastra. All’inizio sono verdi, ma durante la maturazione assumono una varietà di colori a seconda della specie. I frutti si distinguono vivacemente tra il verde delle foglie e aggiungono un tocco di colore al giardino. Con un sapore acidulo-aromatico, i frutti possono essere consumati direttamente, anche se il consumo dovrebbe essere moderato. Sono anche ideali per la produzione di succhi, sia da soli che miscelati con altri frutti esotici.

Da notare: alcune specie di passiflora, come la Passiflora edulis, sono famose per i loro frutti ritenuti afrodisiaci.

Altri tipi di passiflora

Oltre alla Passiflora caerulea, presso i vivai specializzati è possibile trovare altre specie come la Passiflora coccinea con fiori rossi, la Passiflora edulis (la cui frutta si dice abbia proprietà afrodisiache) e la Passiflora quadrangularis. Queste ultime specie sono meno resistenti al freddo e richiedono un clima mite (come la Riviera ligure, il centro-sud Italia e le Isole) per essere coltivate con successo.

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