
La vita di una farfalla adulta è sicuramente breve, in alcuni casi poche ore, in altre massimo un mese. Ma quella alata è soltanto l’ultima delle forme che questi sorprendenti insetti assumono durante il loro ciclo vitale
La metamorfosi che ogni farfalla affronta è un fenomeno sicuramente sorprendente e da alcuni sconosciuto. Ecco le quattro fasi che superano prima di vederle volare nei prati, a partire da quella di bruco.
Nella foto di copertina, il vistoso bruco della falena Calliteara pudibunda si nutre delle foglie di salici, betulle e querce (© M. Lanza).
Uovo
Grazie a un istinto raffinato e organi di senso perfezionati, le femmine riescono non solo a individuare la pianta più idonea ad accogliere le uova e a sfamare i bruchi, ma anche il momento vegetativo più adatto, scartando, per esempio, le foglie poco vigorose, che potrebbero cadere prima della schiusa. L’aspetto delle uova è assai variabile: cilindriche, ovoidali, sferiche, a forma di disco, bianche, gialle o verdi; all’esterno possono essere lisce o più spesso decorate con rilievi, solchi o reticoli.
Bruco
Dalle uova deposte dalla femmina sgusciano larve lunghe al massimo qualche millimetro e dal corpo generalmente cilindrico. D’aspetto molto differente da specie a specie, hanno un apparato boccale di tipo masticatore, con forti mandibole capaci di tagliare e triturare le foglie più coriacee, il legno e perfino semi durissimi. La cuticola che riveste il corpo è inizialmente ricca di pieghe che, distendendosi a poco a poco, permettono al bruco di crescere, però entro certi limiti: arriva il momento in cui deve liberarsi del proprio vestito divenuto troppo stretto. Questi «cambi d’abito», chiamati mute, in genere avvengono tre o quattro volte nella vita della larva, a volte sei.
Crisalide

La crisalide di alcune farfalle si fissa al supporto sia mediante il cremaster, una corona di uncini
all’estremità dell’addome, sia con un filo di seta che blocca il corpo a livello del torace come una cintura. (© Wikimedia Creative Commons)
Ad un certo punto i bruchi smettono di nutrirsi e si mettono alla ricerca di un posto adatto in cui compiere l’ultima muta. Alcuni tessono un proprio bozzolo, altri si appendono in verticale a un sostegno, altri ancora si rifugiano in involucri di foglie tenute insieme da fili di seta oppure si scavano una cella nel terreno. Di colore mimetico, talora con riflessi metallici e macchie dorate o argentate, le crisalidi hanno spesso forme bizzarre, con asperità, tubercoli, sporgenze appuntite e uncini per ancorarsi. Prive di occhi, incapaci di nutrirsi, immobili, sembrano prive di vita, ma in realtà nel loro corpo avviene un vero e proprio processo di ristrutturazione che porta alla formazione dei tessuti e degli organi propri delle farfalle adulte. Questa fase può durare da pochi giorni a qualche mese.
Farfalla
Il passaggio alla vita adulta è un momento importante e delicato: la farfalla, per uscire, deve rompere la cuticola che riveste la crisalide e talora anche il bozzolo. Il primo a emergere è il capo, poi si disimpegnano zampe, antenne e ali e infine si libera l’addome. La neofarfalla si aggrappa a qualsiasi sostegno, con il capo rivolto in alto, e comincia a poco a poco a dispiegare le ali.