Con una potatura estiva del ciliegio, purché non eccessiva, si aiuta l'albero a essere più resistente alla siccità e si favoriscono le gemme che l'anno prossimo daranno frutto
Una volta finita la raccolta delle ciliegie, viene il momento di eseguire la potatura del ciliegio in produzione, di normale vigore, innestato su portinnesto tradizionale (Ciliegio selvatico o franco, ciliegio di S. Lucia o malebbo, Colt). Questa potatura, fra le altre cose, riduce la quantità di foglie che si trovano sulla chioma e quindi diminuisce sensibilmente i punti attraverso i quali l’albero perde umidità con la traspirazione. Pertanto agisce sia nel senso di rendere il ciliegio più resistente alla siccità, sia di consentirgli, attraverso una maggiore esposizione alla luce delle foglie rimaste, una migliore nutrizione delle gemme che dovranno dare frutto nell’anno prossimo.
Evitate però di effettuare interventi energici, come per esempio consistenti tagli di ritorno; per questi è preferibile attendere la fine dell’inverno (marzo) poiché, con la ripresa vegetativa, le grosse cicatrici potranno essere molto meglio riparate. Inoltre una forte potatura estiva pone improvvisamente allo scoperto la faccia superiore delle branche, esponendola a pericolose scottature della corteccia che poi possono dare origine a cancri ancor più dannosi.