La richiesta di acqua delle piante di melo varia con il tipo di terreno, il tipo di portinnesto e la profondità della falda, ma è la pianta a dire quando iniziare a irrigare.
Da maggio, il progressivo rialzo delle temperature associato a periodi senza piogge può determinare le prime situazioni di insufficienza d’acqua. Il momento più opportuno per iniziare a irrigare varia molto da caso a caso in base al tipo di terreno, alla profondità della falda acquifera e dal tipo di portinnesto. Prima di tutto, però, verificate lo stato e il buon funzionamento degli impianti di irrigazione.
In linea generale conviene partire con la prima irrigazione quando i meli cominciano a mostrare i primi sintomi di mancanza d’acqua, sintomi che consistono in un leggero appassimento delle foglie solo durante le ore più calde della giornata. Fino a questo stadio gli alberi non sono ancora in una condizione di sofferenza idrica vera e propria, e quindi non vi sono significative ripercussioni negative sull’accrescimento dei frutti e sullo sviluppo vegetativo. Dopo aver effettuato la prima irrigazione, in assenza di nuove piogge proseguite con turni irrigui di 5-7 giorni nei terreni sabbiosi o sassosi e di 10-12 giorni in quelli argillosi, che trattengono molto l’umidità. A ogni irrigazione vanno distribuiti indicativamente 25-30 litri di acqua per metro quadrato di meleto; sono diversi i metodi per misurare la quantità d’acqua che si apporta con sufficiente precisione.