Melo. Iniziare a irrigare ai primi sintomi di sofferenza

Giovane melo sofferente per mancanza di
la Redazione
10 aprile 2014

La richiesta di acqua delle piante di melo varia con il tipo di terreno, il tipo di portinnesto e la profondità della falda, ma è la pianta a dire quando iniziare a irrigare.

Da maggio, il progressivo rialzo delle temperature associato a periodi senza piogge può determinare le prime situazioni di insufficienza d’acqua. Il momento più opportuno per iniziare a irrigare varia molto da caso a caso in base al tipo di terreno, alla profondità della falda acquifera e dal tipo di portinnesto. Prima di tutto, però, verificate lo stato e il buon funzionamento degli impianti di irrigazione.

In linea generale conviene partire con la prima irrigazione quando i meli cominciano a mostrare i primi sintomi di mancanza d’acqua, sintomi che consistono in un leggero appassimento delle foglie solo durante le ore più calde della giornata. Fino a questo stadio gli alberi non sono ancora in una condizione di sofferenza idrica vera e propria, e quindi non vi sono significative ripercussioni negative sull’accrescimento dei frutti e sullo sviluppo vegetativo. Dopo aver effettuato la prima irrigazione, in assenza di nuove piogge proseguite con turni irrigui di 5-7 giorni nei terreni sabbiosi o sassosi e di 10-12 giorni in quelli argillosi, che trattengono molto l’umidità. A ogni irrigazione vanno distribuiti indicativamente 25-30 litri di acqua per metro quadrato di meleto; sono diversi i metodi per misurare la quantità d’acqua che si apporta con sufficiente precisione.

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