La rapidità dei cambiamenti sociali, economici e tecnologici che nel recente passato avevano decretato la fine del secolare sistema agroforestale che caratterizzava con siepi e alberate tanta parte delle campagne italiane, sta all’origine della recente «riscoperta» dell’utilità delle siepi campestri. Essa non consiste in un «ritorno al passato» di tipo nostalgico ma nella constatazione dell’attualità della loro presenza tra i campi, motivata da ragioni profondamente diverse da quelle del passato
Vi sono almeno altri quattro fattori che hanno generato la richiesta di un diffuso ritorno degli alberi tra i campi.
- Diffusione di una cultura attenta alla conservazione dell’ambiente: la campagna, come il resto del territorio, deve essere ospitale per la vita selvatica e per la gente; l’agricoltura deve ridurre il suo impatto sull’ambiente ed essere praticata con tecniche sostenibili nel lungo periodo (agricoltura biologica); va diffuso l’uso delle fonti energetiche rinnovabili come il legno.
- Evoluzione dell’uso del territorio rurale: l’agriturismo e, più in generale, l’uso ricreativo della campagna accrescono il valore dei suoi aspetti paesaggistici e naturalistici.
- Evoluzione tecnologica: per esempio, le innovazioni apportate alle caldaie a legna da un lato e ai sistemi di utilizzazione degli alberi dall’altro rendono pratico e conveniente l’utilizzo del legno come fonte di energia.
- Progresso della ricerca scientifica: la ricerca scientifica ha messo recentemente in evidenza nuove funzioni delle siepi, quali l’importanza nel campo della lotta integrata e biologica, nella difesa delle colture dagli stress climatici e nella difesa delle acque superficiali da inquinamenti dovuti ad eccessi di fertilizzanti.
Le funzioni delle siepi
Le funzioni attualmente riconosciute alle siepi campestri sono molto più numerose di quelle che avevano motivato la creazione degli antichi sistemi agroforestali. Esse possono essere suddivise in cinque grandi categorie.
1) Produttive
- produzione di legna da ardere, paleria e legname;
- produzione di miele e di altri prodotti delle api;
- produzione di selvaggina, di chiocciole, ecc.;
- produzione di piccoli frutti, di piante alimentari e officinali;
- produzione di funghi.
2) Ecologiche
- creazione di habitat per pronubi e ausiliari;
- creazione di habitat per la fauna selvatica;
- modificazione del clima a livello locale («effetto frangivento»);
- ombreggiamento dei corsi d’acqua;
- depurazione delle acque («effetto fascia tampone»);
- assorbimento dell’anidride carbonica atmosferica.
3) Protettive
- consolidamento delle rive dei corsi d’acqua;
- regimazione idraulica nei terreni collinari e montani;
- difesa delle proprietà.
4) Igieniche
- difesa dal rumore;
- difesa dalle sostanze inquinanti prodotte dal traffico.
5) Estetico-ricreative
- abbellimento del paesaggio;
- creazione di occasioni di svago (raccolta di piccoli frutti, attività venatoria, ecc.);
- possibilità di effettuare osservazioni naturalistiche.