I frutti si trovano sempre più spesso nei negozi di ortofrutta, ma solo nella stagione invernale. La coltivazione, in Italia, non si è mai diffusa, ma si può propagare con facilità
Il litchi (Litchi chinensis, sinonimo Nephelium litchi), conosciuto anche come «ciliegio cinese» o «uva del deserto», è originario della Cina dove in alcune regioni viene coltivato diffusamente. Altre coltivazioni sono presenti nell’Africa meridionale, in California e altrove. Da noi è quasi sconosciuto, nonostante la possibilità di coltivarlo nella zona dove crescono gli agrumi, e infatti le piante sono sempreverdi e resistono fino a 0 °C. In Italia si è registrato solo qualche tentativo di coltivazione. Oltre che per i frutti gustosi è una specie molto interessante anche a scopo ornamentale.
Comunque si possono ottenere delle piantine interrando i semi subito dopo averli estratti dai frutti, dato che perdono ben presto il potere germinativo. La pianta adulta raggiunge un’altezza di 5 metri, può essere coltivata in vaso e non ha bisogno di essere impollinata, quindi anche una pianta isolata è in grado di produrre frutti. Ha esigenze climatiche e colturali analoghe a quelle dei limoni.