È presumibile che il limone con foglie ingiallite soffra per insufficienza di azoto, dovuta anche all’abbondante produzione manifestata. Suggeriamo di effettuare, oltre alle normali concimazioni al terreno, l’irrorazione fogliare sulla nuova vegetazione di una miscela costituita da urea-46 + solfato di zinco + solfato di manganese alle dosi, rispettivamente, di 700 grammi + 125 grammi + 125 grammi in 100 litri di acqua (a questa miscela va aggiunto un comune bagnante alla dose di 50 grammi sempre per 100 litri d’acqua). L’intervento può essere ripetuto dopo un mese sostituendo l’urea con nitrato potassico alla dose di 3 kg in 100 litri d’acqua. È anche possibile che i limoni con foglie ingiallite siano colpiti da una clorosi (ingiallimento delle foglie, vedi nel nostro dizionario dei termini) dovuta a insufficienza di ferro, che si sovrappone alla insufficienza di azoto. Le insufficienze di ferro diventano molto accentuate in terreni calcarei. Spesso l’acqua di irrigazione ha un elevato contenuto in sali calcarei che accentuano questa anomalia. Il lettore ha utilizzato concimi a base di ferro, ma spesso quelli generici (per esempio solfato di ferro) non sono sufficienti; è necessario utilizzare i «chelati» di ferro alle dosi di 40-150 grammi per pianta (in base allo sviluppo della stessa), somministrandoli al terreno e interrandoli subito poiché vengono degradati dalla luce. La particolare composizione chimica di questi composti rende il ferro disponibile anche in terreni calcarei. Se dopo questi interventi la situazione persistesse, si può presumere un danno alle radici dovuto a marciumi.
Pianta di limone con foglie ingiallite e che cadono
È presumibile che il limone con foglie ingiallite soffra per insufficienza di azoto, dovuta anche all’abbondante produzione manifestata. Suggeriamo di effettuare, oltre alle normali concimazioni al terreno, l’irrorazione fogliare sulla nuova vegetazione di una miscela costituita da urea-46 + solfato di zinco + solfato di manganese alle dosi, rispettivamente, di 700 grammi + 125 grammi + 125 grammi in 100 litri di acqua (a questa miscela va aggiunto un comune bagnante alla dose di 50 grammi sempre per 100 litri d’acqua). L’intervento può essere ripetuto dopo un mese sostituendo l’urea con nitrato potassico alla dose di 3 kg in 100 litri d’acqua. È anche possibile che i limoni con foglie ingiallite siano colpiti da una clorosi (ingiallimento delle foglie, vedi nel nostro dizionario dei termini) dovuta a insufficienza di ferro, che si sovrappone alla insufficienza di azoto. Le insufficienze di ferro diventano molto accentuate in terreni calcarei. Spesso l’acqua di irrigazione ha un elevato contenuto in sali calcarei che accentuano questa anomalia. Il lettore ha utilizzato concimi a base di ferro, ma spesso quelli generici (per esempio solfato di ferro) non sono sufficienti; è necessario utilizzare i «chelati» di ferro alle dosi di 40-150 grammi per pianta (in base allo sviluppo della stessa), somministrandoli al terreno e interrandoli subito poiché vengono degradati dalla luce. La particolare composizione chimica di questi composti rende il ferro disponibile anche in terreni calcarei. Se dopo questi interventi la situazione persistesse, si può presumere un danno alle radici dovuto a marciumi.
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