Concimazione fogliare dell’olivo in produzione

foglie-olive
la Redazione
27 luglio 2023

L'azoto è l’elemento nutritivo più importante per l'olivo e va fornito nel periodo che abbraccia la primavera e l’estate, accompagnato eventualmente da microelementi: boro, magnesio e ferro

Nel corso del ciclo vegetativo annuale la pianta richiede azoto soprattutto nelle seguenti fasi:

  • germogliamento e successiva crescita dei germogli (in marzo-aprile);
  • formazione dei fiori (maggio);
  • allegagione e primo sviluppo dei frutti (giugno);
  • indurimento del nocciolo (fra metà luglio e metà agosto, quando si completa la formazione dell’embrione).

In quest’ultimo caso, il periodo a cavallo tra luglio e agosto corrisponde alla fase di crescita delle olive e, in particolare in due casi, può risultare necessario sostenere gli olivi con l’apporto di azoto:

  • quando si hanno olivi che in primavera avevano ricevuto delle quantità di concime che ora appaiono inadeguate alla loro carica produttiva;
  • per olivi che, trovandosi in un terreno leggero, sciolto, avevano ricevuto in primavera solo la metà del concime ritenuto necessario, perché si erano volute evitare perdite per dilavamento.

In ambedue i casi conviene somministrare l’azoto attraverso irrorazioni alla chioma, quindi concimazione fogliare, impiegando urea alla dose di 1.000-1.500 grammi per 100 litri di acqua e ripetendo il trattamento una seconda e magari una terza volta, con intervallo di 12-15 giorni.

Questa pratica è basata sul fatto che le foglie dell’olivo, come quelle di altre specie, sono in grado di assorbire direttamente alcuni nutrienti forniti alle stesse in soluzione acquosa. Tale assorbimento è naturalmente maggiore quando la pianta si trova nei periodi di forte attività vegetativa. Tuttavia con la concimazione fogliare bisogna fare attenzione: dosi eccessive di nutrienti possono risultare dannose; inoltre vari studi dimostrano che, soprattutto per l’azoto, l’apporto fogliare è insufficiente a soddisfarne completamente il fabbisogno. L’utilità di questa pratica si manifesta pertanto quando c’è bisogno di superare problemi causati da stress ambientali o risolvere particolari carenze di microelementi.

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