Intensità e frequenza dell’irrigazione di pesco e nettarina vanno regolate tenendo in considerazione diversi fattori ambientali e agronomici. Conoscendone alcuni e favorendo gli altri, si può diminuire l’apporto di acqua.
Nel momento in cui diventa necessaria l’irrigazione di pesco e nettarina, i giorni che intercorrono tra un’irrigazione e la successiva (detto turno irriguo) vanno adattati alle necessità della pianta, date da tipo di terreno, portinnesto, esposizione, ventosità della zona ecc. Bisogna poi ricordare che una pioggia di 10 mm bagna un terreno di medio impasto fino alla profondità di circa 7 cm ed è quindi necessario distribuire mediamente l’equivalente di 30 mm, cioè 30 litri d’acqua per metro quadrato.
I peschi che nella fase di maturazione hanno una produzione di 50-60 kg di frutti per albero, consumano molta acqua nelle giornate calde e ventose, meno in quelle calde ma senza vento.
Anche le concimazioni chimiche eccessive portano l’albero ad avere più bisogno di acqua. Corrette potature verdi, poi, ne limitano sicuramente il fabbisogno.