Calendario taglio legna 2025: ora è il momento di pianificare

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6 dicembre 2024

Tempi, quantità e regole per chi lavora nel bosco: la guida per programmare le attività di taglio del prossimo anno

Per chi si occupa professionalmente di taglio legna o gestisce ampie aree boschive, questo trimestre è cruciale. È fondamentale ricordare che, al di sotto dei 600 metri di quota, dal 31 marzo non sarà più consentito proseguire con gli interventi di taglio e rimarranno solo 30 giorni per portare via tutto il legname a terra. Per questo è essenziale valutare attentamente la propria capacità operativa in termini di ore uomo e mezzi a disposizione, quali per esempio trattore con verricello, carro e pinza caricatronchi.

Quanto tempo serve per ogni albero? Per un calcolo realistico dei tempi, consideriamo che per abbattere un albero di 40 cm di diametro e 15 metri d’altezza occorrono mediamente 2-3 ore di lavoro per due persone, considerando tutte le operazioni: dall’accesso al sito (30 minuti) fino al concentramento dei pezzi (30 minuti), passando per decespugliamento, abbattimento, sramatura e riordino. Nelle corte giornate invernali, questo si traduce in 4-5 alberi al giorno, per una resa di circa 70-90 quintali di legname da una latifoglia come robinia, faggio, quercia o carpino.

Nel bosco si deve sempre lavorare almeno in due: questo per evidenti motivi di sicurezza nel caso in cui una persona avesse bisogno di aiuto o soccorso. Mai da soli!

Nel calcolo della quantità di legna da ricavare, tenete conto che vanno lasciate in piedi alcune piante da destinare all’invecchiamento, cioè i «secconi» (più recentemente definiti alberi habitat) che, ove presenti, vanno preservati; se non ve ne sono dovete individuare un albero ogni 1.000 mq che possa assolvere in futuro a questa funzione. Sceglieteli lontano da strade e sentieri, così da non rappresentare un pericolo una volta che saranno marcescenti o vetusti.

Sulla base delle ultime annate, vi suggeriamo infine di tenere presente la possibilità di dover intervenire anche a seguito di nevicate tardive di marzo, che possono causare danni da schianto per la pesantezza della neve primaverile, ricca di acqua.

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