
La corretta essiccazione delle piante aromatiche consente di conservare nel tempo le loro virtù salutari da sfruttare nelle diverse preparazioni: il principale impiego avviene con le comuni tisane (decotto e infuso)
Anche a livello hobbistico è possibile essiccare le piante aromatiche per impiegare a scopo terapeutico. L’essiccazione, che può essere naturale o artificiale, è un processo fisico che permette di togliere acqua dai tessuti delle piante aromatiche bloccando i processi fermentativi, garantendo così la conservazione nel tempo.
Significato e uso di tisane, decotti e infusi
Le tisane sono soluzioni acquose di fitocomplessi di una o più piante aromatiche con azione medicamentosa. A seconda di come si preparano, prendono il nome di decotto o di infuso. Il termine tisana deriva dal latino ptisana, che stava a indicare un decotto di orzo sbucciato.
Le tisane si preparano a scopo terapeutico sia per uso interno (cioè vengono bevute) sia per uso esterno (cioè per realizzare pediluvi, impacchi, ecc.) e si preparano con acqua e una o più droghe
vegetali (si possono impiegare da sole oppure miscelate in forma di miscuglio per aumentare l’effetto terapeutico della soluzione finale). Le droghe vegetali si impiegano intere, frammentate o tagliuzzate (cioè sottoposte a contusione), essiccate o fresche.
La composizione di una tisana è molto importante e deve rispettare regole ben precise, in quanto ai suoi ingredienti competono specifiche funzioni. Una tisana deve perciò presentare:
- il rimedio base, rappresentato da due o tre droghe vegetali, i cui principi attivi sono specifici per il trattamento delle affezioni che si intende alleviare;
- l’adiuvante, rappresentato dalla droga vegetale che contiene le sostanze medicamentose in grado di rinforzare per sinergia l’azione del rimedio base;
- il correttore, rappresentato dalle droghe vegetali presenti in una o più piante che si aggiungono alla miscela per migliorare le caratteristiche organolettiche (sapore e odore) della tisana.
Nella formulazione di una tisana si deve rispettare:
- il criterio dell’omogeneità (occorre cioè associare preferibilmente tra loro solo droghe a tessuto tenero come foglie e fiori o solo droghe dure e compatte come radici, rizomi, cortecce, legno);
- il criterio farmacologico (cioè associare tra loro droghe dotate di azione medicamentosa dello stesso tipo);
- un consiglio importante è di non impiegare un numero troppo elevato di componenti vegetali; nel caso di un miscuglio, non superare 5-7 piante diverse presenti in parti uguali.
Come preparare un decotto
Il decotto si ottiene facendo bollire in acqua, per un tempo più o meno lungo, la droga vegetale opportunamente frammentata ed essiccata. Solitamente il rapporto in peso droga/acqua è di 5 g di droga per 100 g d’acqua.
Come preparare un infuso
Un infuso è una soluzione di fitocomplessi ottenuta versando sulla droga vegetale frantumata, essiccata o fresca, acqua a temperatura di ebollizione. Si copre il recipiente, si lascia macerare per 10 minuti circa e si filtra utilizzando una tela o un colino a maglie strette spremendo la massa vegetale. Solitamente il rapporto in peso droga/acqua è di 5 g di droga per 100 g d’acqua (5%).