Gli usi dei vari tipi di peperoncino sono tantissimi, spesso legati a tradizioni locali, ma anche alla fantasia di chi cucina. Per le varietà piccanti, comunque, si ricorre generalmente all'essiccazione
Essiccare i peperoncini in 4 passaggi
1. in agosto-settembre, utilizzando un ago piuttosto grande, infilate un doppio o triplo filo da cucito nel peduncolo del frutto;
2. procedete in questo modo, infilando una dopo l’altra le bacche da essiccare;
3. formate delle catene lunghe circa 50 centimetri;
4. Appendete le catene in un luogo ombreggiato. Alla sera, per evitare l’umidità notturna, le catene vanno riposte in luogo chiuso, fresco e asciutto. Dopo circa 20 giorni i peperoncini saranno completamente essiccati.
Per un’essiccazione dei peperoncini più veloce, si può utilizzare l’essiccatore. Una volta essiccati, i peperoncini si conservano in barattoli di vetro che andranno riposti in luoghi freschi e asciutti. I peperoncini si possono macinare utilizzando un macinacaffè oppure un frullatore, che dovranno essere puliti accuratamente prima e dopo l’utilizzo. Anche i peperoncini macinati vanno conservati in un contenitore ben chiuso e tenuto in un luogo fresco e buio.
Scopri tutto sul peperoncino, dalla semina al consumo
Coltivare piante di peperoncino regala il duplice piacere di una bella pianta ornamentale e frutti utilizzabili in cucina. Tra le moltissime varietà esistenti, nel libro “Peperoncino: dalla semina al consumo” l’autore, Claudio Dal Zovo, propone ben 18 varietà, spaziando dalle ornamentali alle mangerecce, alle molto e super hot, alle selvatiche, di cui mette in evidenza i caratteri distintivi. Fornisce poi preziose indicazioni per aiutare chiunque nella coltivazione, sia che si opti per quella in vaso che per la messa a dimora. Non mancano suggerimenti per prevenire e curare le avversità che li colpiscono. Una volta raccolti, i peperoncini possono essere consumati freschi o conservati secondo diverse modalità.