Come leggere l’etichetta del miele per un acquisto consapevole

Miele
29 settembre 2020

Saper leggere l’etichetta di un prodotto alimentare come il miele è molto importante per valutarne origine e qualità, per un acquisto mirato che metta in conto, tra l’altro, di privilegiare la produzione italiana

In tutto il territorio dell’Unione Europea la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori è normata dal Regolamento comunitario n. 1169/2011, nel quale, tra i prodotti alimentari, vengono annoverati anche il miele, il polline e la pappa reale. Chiunque commercializzi un prodotto alimentare destinato ai consumatori – nello specifico il miele – deve seguire le indicazioni fornite negli articoli di tale norma. L’art. 2 del Regolamento prevede un fondamento chiarissimo: il contenuto della confezione di un alimento non deve poter essere modificato senza che essa sia aperta o alterata. A tutela dei consumatori (ma anche dei produttori) da eventuali manipolazioni, il miele deve essere pertanto commercializzato in contenitori chiusi su cui viene apposto il sigillo di garanzia.

Etichetta: informazioni obbligatorie

  • Denominazione di vendita, cioè il nome comune del prodotto
  • Quantità netta dell’alimento, può essere espressa in grammi (o g) o chilogrammi (o kg).
  • Termine minimo di conservazione, cioè la data fino alla quale il prodotto conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione
  • Nome o ragione sociale e indirizzo dell’operatore del settore alimentare
  • Paese di origine

Informazioni facoltative

  • Integrazione alla denominazione, per esempio indicazioni sulla modalità di estrazione (miele in favo, miele con pezzi di favo, miele centrifugato, miele torchiato, miele scolato e miele filtrato) o sull’origine botanica (miele di melata o di nettare)
  • Data di produzione
  • Indicazioni per la conservazione
  • Indicazioni per l’uso, a eccezione di quelle terapeutiche
  • Avvertenze sullo smaltimento del contenitore
  • Eventuali marchi di qualità e l’etichetta nutrizionale (si fa presente che l’etichetta nutrizionale è obbligatoria per la maggioranza dei prodotti alimentari presenti in commercio, ma non lo è per il miele)

Consigli per acquistare un miele

Dove è stato prodotto. Le normative sull’etichettatura del miele prevedono l’indicazione del Paese o dei Paesi di origine. Questa indicazione è dunque piuttosto vaga e non ci dice, nello specifico, in che luogo e in che ambiente il miele è stato raccolto. Ci dice, però, se è un miele prodotto in Italia o in altri Paesi dell’Unione Europea o extraeuropei; e ci dice, cosa molto importante, se si tratta di una miscela di mieli dalle varie provenienze. C’è una enorme differenza tra un miele raccolto dall’apicoltore e invasettato tale e quale e una miscela di mieli!

Da chi è stato prodotto. Una buona linea guida per il consumatore è senz’altro quella di comprare miele da aziende che commercializzano solo il miele prodotto dai propri alveari e che quindi hanno un controllo diretto su tutte le fasi produttive, dalla gestione delle api all’invasettamento. Poi, quello che non dovremmo fare è ricercare un miele che abbia sempre lo stesso colore, la stessa consistenza, lo stesso profumo e sapore. Se vogliamo del miele genuino e che esprima tutto il suo contenuto di natura, dobbiamo affidarci alle api e a quegli apicoltori che attraverso esse ci offrono uno dei prodotti più straordinariamente ricchi di biodiversità che l’uomo possa gustare sulla sua tavola. Perché non dobbiamo mai dimenticare che in fondo un buon miele è, e deve essere, una sorpresa della natura.

Tratto dall’articolo pubblicato su Vita in Campagna n.02/2020
di Albino Gallina, Paolo Fontana, Franco Mutinelli

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