Senza troppo stupore, l’Italia è il primo Paese al mondo per consumo di pasta. Secondo l’Unione industriali pastai italiani, il consumo nazionale di pasta è di circa 23,50 kg a testa
Oggi l’acquisto di pasta è spesso un gesto automatico: sono pochi, però, coloro che hanno letto almeno una volta l’etichetta delle confezioni. Per questo prodotto la lista degli ingredienti è effettivamente molto semplice: la legge impone che la pasta prodotta in Italia sia fatta esclusivamente con semola di grano duro e acqua. Tuttavia, anche in questo caso, un’attenta osservazione dell’etichetta consente di farsi un’idea più precisa della qualità e del tipo di pasta che si sta acquistando.
Differenza tra pasta di semolato di grano duro e di semola di grano duro
Alcuni pastifici producono pasta utilizzando semolato di grano duro al posto di semola. Il semolato di grano duro è ricavato, dopo l’estrazione della semola, dall’ulteriore macinazione del grano duro. La pasta di semolato di grano duro è leggermente più ambrata di quella di semola. Questa differenza di colore nasconde alcune variazioni nella composizione nutrizionale che vale la pena conoscere. Infatti, nonostante il semolato venga talvolta definito un «sottoprodotto», la pasta che se ne ottiene deve avere, per legge, caratteristiche nutrizionali che, da diversi punti di vista, sono migliori della pasta di semola di grano duro. La pasta di semolato di grano duro ha un contenuto di sali minerali più alto di quella di semola, sali minerali che presentano un ruolo importante nell’attivazione delle reazioni metaboliche, nell’assimilazione delle sostanze nutritive e nell’eliminazione delle scorie dall’organismo. La pasta di semolato, inoltre, ha un contenuto minimo di proteine che, per legge, è maggiore di quello richiesto per la pasta di semola. Bisogna tuttavia riconoscere che le paste di semola di migliore qualità spesso contengono fino al 12-12,5% di proteine.
In ogni caso, le proteine di derivazione vegetale sono spesso consumate in misura nettamente inferiore a quelle di origine animale. Secondo le corrette indicazioni nutrizionali, almeno metà della razione proteica giornaliera dovrebbe essere costituita da proteine vegetali.
World Pasta Day
Il 25 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Pasta, il World Pasta Day, attraverso iniziative promozionali ed eventi che possono svolgersi, anche parallelamente, in diverse parti del mondo. Obiettivo dell’iniziativa è celebrare la pasta e comunicarne i pregi nutrizionali a media e consumatori. La pasta, alimento totale e consumato in tutti i continenti, è infatti in grado di soddisfare i primari requisiti dell’alimentazione e di esaltare le più ricercate sperimentazioni in campo gastronomico.
In occasione del World Pasta Day 2021, si terrà anche un’iniziativa di beneficenza dei pastai italiani in sostegno delle mense Caritas. Chiunque può sostenere l’iniziativa e partecipare condividendo sui propri social la foto di un piatto di pasta con l’hashtag #haveagoodpasta. Per ogni foto postata sui social 300 piatti di pasta saranno donati dai pastai di tutto il mondo alle Caritas di Milano, Napoli, Palermo e Roma.
La prima edizione del World Pasta Day si è tenuta nel 1998 a Napoli. Da allora in poi l’appuntamento è stato confermato ogni anno, spostandosi a Genova (1999), Roma (2000, 2001 e 2002), Napoli (2003), New York (2004), Barcellona (2005), Roma (2006), Città del Messico (2007), Istanbul (2008), New York (2009), Rio de Janeiro (2010), Roma (2011); Città del Messico (2012); Istanbul (2013), Buenos Aires (2014) e ancora a Milano (25-27 Ottobre 2015) presso il Sito Universale EXPO 2015 e il Centro Congressi Stella Polare – Fiera Milano Rho.