Questi gustosi frutti, una volta essiccati, mantengono integre le loro proprietà nutrizionali diventando un eccellente alimento energetico. Sono ricchi di calcio, ferro e di altri elementi preziosi per il benessere del nostro organismo. Ecco perché consumarli
La frutta essiccata è da sempre considerata un ottimo alimento corroborante ed energetico. Quello dell’essiccazione è poi un metodo di conservazione che permette di mangiare i frutti durante tutto l’anno, anche in stagioni diverse da quelle della raccolta, contribuendo al mantenimento di una dieta varia ed equilibrata.
L’albicocca secca è un eccellente alimento energetico
L’albicocca essiccata conserva totalmente i sali minerali presenti allo stato fresco, è inoltre ricca di caroteni (precursori della vitamina A), contiene zuccheri e perfino un insospettabile 5-6% di proteine. Una composizione, questa, che ne fa un alimento energetico, che nutre senza appesantire; un etto di albicocche secche contiene infatti 274 chilocalorie, mentre un etto di quelle fresche solo 28. Nell’albicocca secca la presenza di minerali quali magnesio, fosforo, ferro, calcio e potassio la rende un alimento assai utile per chi è anemico, stanco e depresso. Infine, mentre l’albicocca fresca è lievemente astringente, il frutto essiccato aiuta l’intestino pigro.
Il fico secco è una risorsa di calcio e di ferro
Rispetto al frutto fresco, il fico essiccato si può quasi considerare come un altro alimento: il contenuto di fibra aumenta di cinque volte rendendolo un ottimo alleato per chi soffre di intestino pigro. Inoltre, un etto di fichi secchi contiene 256 chilocalorie (solo 47 un etto di quelli freschi), copre il 20% del fabbisogno giornaliero di calcio e apporta all’organismo il 30% del ferro necessario ogni giorno. L’integrazione della dieta con fichi secchi è suggerita quando serve una fonte di energia di semplice assimilazione e di resa immediata. I fichi secchi sono anche indispensabili in tutti i casi di magrezza accentuata e di stanchezza eccessiva, sia fisica che psichica.
La susina secca, ideale per aiutare l’intestino pigro ma non solo
La susina secca è tradizionalmente apprezzata soprattutto per il suo potere lassativo. Forse sono meno note le sue qualità energetiche (un etto di susine secche contiene infatti 220 chilocalorie, solo 42 un etto di quelle fresche) e nutrizionali. Le susine secche sono infatti ricche di zuccheri, ma povere di grassi. Cento grammi apportano circa 4 milligrammi di ferro (il fabbisogno giornaliero per un adulto è di 10 milligrammi) e quasi un grammo di potassio, importante per regolare la contrazione cardiaca, per stimolare la buona funzionalità intestinale, per mantenere equilibrata la presenza di acqua nelle cellule e nei tessuti, per neutralizzare un’eccessiva introduzione di sodio e quindi per evitare l’ipertensione arteriosa. La susina secca è anche ricca di fibre idrosolubili che non interferiscono con l’assorbimento del ferro e, al contempo, controllano l’assimilazione degli zuccheri, garantendo alla muscolatura e al cervello una disponibilità costante di energia per tempi lunghi.