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Il figlio del presidente USA è stato protagonista di una battuta di caccia che ha portato all'uccisione di una rara specie protetta. Oltre all'abbattimento non consentito dell'anatra, sono stati utilizzati richiami acustici vietati. Un fatto che riporta l'attenzione sulla necessità di proteggere la fauna selvatica nelle zone umide italiane
La vicenda
La notizia della battuta di caccia in una valle del Veneto ha fatto il giro del mondo. Il fatto è particolarmente grave perché oltre all’uccisione di una specie protetta come la casarca (Tadorna ferruginea), sono stati utilizzati i richiami acustici, vietati dalla normativa italiana. Nel video postato sui social media si sentono chiaramente i versi riprodotti dei fischioni, anatre cacciabili ma che non possono essere attratte con mezzi artificiali.
Le responsabilità
La battuta di caccia è stata organizzata da persone che dovrebbero conoscere le nostre leggi venatorie. Non può essere considerata una scusante il fatto che la casarca non sia una specie americana e che il cacciatore non fosse a conoscenza della sua tutela. Nel frattempo sembra che nessuno voglia prendersi la responsabilità dell’accaduto e della modalità in cui si è svolta la battuta.
Carta d’identità di una specie rara
Per chi non conosce questa rara specie, ecco una breve descrizione: assomiglia più a un’oca che a un’anatra ed è lunga 60-70 cm con un’apertura alare di 120-145 cm. Il peso varia tra 900 e 1600 grammi. Il piumaggio è prevalentemente arancio-ruggine con testa e collo più chiari, quasi bianchi nella femmina. Il maschio è riconoscibile per uno stretto collare nero. La casarca è migratrice e svernante irregolare nel nostro Paese, presente soprattutto da novembre a gennaio con pochi individui. Si nutre principalmente di sostanze vegetali e insetti.
Per la casarca sono previste misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat (Direttiva Uccelli 2009/147/CE, all. I); nei confronti della specie sono richiesti accordi internazionali per la sua conservazione e gestione (Convenzione di Bonn, all. II) ed è rigorosamente protetta dalla Convenzione di Berna e dalle nostre leggi (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).
Foto e testo di Maurizio Bonora
Campione del mondo di fotografia naturalistica
Ambasciatore di Vita in Campagna