Al momento della nascita i coniglietti sono totalmente dipendenti dalle condizioni ambientali create artificialmente nel nido dalla madre con materiali vari e col proprio pelo
La realizzazione di un nido idoneo è una delle prime condizioni che l’allevatore deve verificare. L’eventuale mancanza di pelo deve essere colmata manualmente, togliendo il pelo dal petto della femmina e sistemandolo per bene al centro del nido.
Altra attenzione importante, soprattutto se le coniglie sono al primo parto, è quella di vigilare affinché il parto avvenga all’interno del nido; in caso contrario bisogna provvedere a spostare i nati all’interno del nido. Se si verificano casi di femmine che divorano la propria prole (cannibalismo) accertatevi del buon funzionamento degli abbeveratoi. Spesso, infatti, in assenza di acqua le femmine dopo il parto divorano i piccoli (che sono ricchi di acqua). Al riguardo si ricorda che una coniglia con nidiata consuma giornalmente circa un litro di acqua.
Dopo lo svezzamento dei coniglietti (a 5 settimane di vita), la coniglia va trasferita in un’altra gabbia d’allevamento e, dopo 2-3 giorni, la si fa riaccoppiare col maschio.
Coniglio: la corretta tecnica di svezzamento