La risposta della redazione.

Debellare la presenza
dell'acaro rosso del pollo (
Dermanyssus gallinae) di cui parla il lettore non è impresa semplice, in quanto questo parassita diventa rapidamente resistente agli antiparassitari, sia naturali che di sintesi, inoltre è difficile raggiungerlo perché, date le sue minuscole dimensioni, si insinua in profondità, in ogni fessura delle pareti e del soffitto. Questo acaro trova un rifugio ideale in particolare nelle attrezzature, posatoi e pareti di legno che, per tale motivo, non appena sono deteriorati e scheggiati, vanno eliminati dal pollaio.
Nella lotta agli acari rossi del pollo occorre procedere a disinfestazioni ripetute e cadenzate (almeno una volta alla settimana nel periodo estivo, quello cioè di maggior sviluppo degli acari) con acaricidi ambientali per uso zootecnico,
sia naturali che di sintesi; fra i primi sono dotati di una buona efficacia quelli a base di
estratti di piretro o di geranio, mentre fra quelli di sintesi si trovano oggi in commercio per lo più prodotti a base di
permetrine microincapsulate o di
esteri fosforici.
Fra gli ultimi ritrovati in questo campo vi sono anche preparati contenenti sostanze naturali (per esempio lo spinosad, estratto da un particolare fungo microscopico), di buona efficacia, non tossici né nocivi per gli altri insetti e per l’ambiente, ma che vanno comunque alternati ad antiparassitari tradizionali.
Pure l’utilizzo di un apparecchio a fiamma (per esempio un normale bruciatore a fiamma ossidrica) come quello citato dal lettore può pure aiutare a contenere, se non a debellare completamente, le infestazioni da acaro rosso.
Ricordiamo che gli acari rossi durante il giorno se ne stanno nascosti nelle fessure del pollaio, per spostarsi sui volatili solo durante la notte: è dunque inutile se non addirittura dannoso irrorare di prodotto antiparassitario i volatili, sui quali semmai si possono impiegare dei preparati naturali, come quelli a base di citronella o di neem, che fungono da repellente per gli acari.