Allevare la quaglia è facile e consente di ottenere un reddito integrativo senza affrontare particolari problemi sanitari e grosse spese di alimentazione
La quaglia selvatica (Coturnix coturnix) è un piccolo uccello (80-100 grammi di peso) molto prolifico, allevato sia per la produzione di uova che di carne. La deposizione inizia già al secondo-terzo mese di vita. In cattività si possono formare gruppi riproduttori nel rapporto di 1 maschio e 3 femmine. Una ventina di capi (5 maschi e 15 femmine) possono essere comodamente allevati in una voliera di 4 metri quadrati. Il ciclo di deposizione dura da marzo a luglio con la produzione di circa 60 uova alla settimana (in media 4 uova alla settimana per femmina). Alla fine del ciclo di deposizione i riproduttori possono essere venduti oppure possono essere impiegati per un secondo e anche un terzo ciclo di allevamento. Se oltre a ottenere uova per la mensa si desidera allevare la quaglia per produrre carni delicate per l’autoconsumo, si può procedere alla raccolta delle uova da destinare alla cova di una gallina nana chioccia che può covare 25 uova di quaglia per volta.
Distinguere i sessi è facile
La femmina (nella foto, sulla destra) ha la gola bianca con piccole macchie nere sul petto, nel maschio (sulla sinistra) invece la gola e il centro del mento sono neri e il petto rossastro. I giovani sono simili alla femmina, ma con il petto meno macchiato.
Alimentazione
Per l’alimentazione dei riproduttori si utilizza un normale mangime per pulcini. Per le quaglie in accrescimento si utilizza un mangime per pulcini tal quale per il primo mese di vita; in seguito tre parti di mangime per pulcini e una parte di mais macinato finemente. Erbe e verdure devono sempre essere a disposizione sia per i riproduttori che per le quaglie in accrescimento.