In Italia le aziende agricole che lavorano con il cavallo sono solitamente molto piccole, spesso situate in zone svantaggiate di collina e montagna, ma anche di pianura. Ecco una serie di attrezzature che in queste realtà si rivelano più preziose
1. L’avantreno o portattrezzi
È un piccolo attrezzo molto utile che collega l’animale all’attrezzatura vera e propria; può essere accoppiato a molte attrezzature, anche non dotate di attacchi specifici per il cavallo (per esempio un erpice snodato, un rullo, una seminatrice trainata ecc.), e consente di cambiare facilmente attrezzatura senza dover continuamente attaccare e staccare il cavallo dalla stessa.
2. L’aratro condotto a mano
Attrezzo adatto a piccole superfici, è leggero e consente di muoversi agevolmente anche in spazi ridotti. Si può utilizzare sia con un cavallo che con una pariglia di animali.
3. L’aratro da pieno campo
Adatto a superfici ampie; può essere monovomere (con un solo vomere)o plurivomere (con più vomeri), semplice o voltaorecchio (cioè in grado di riprendere ad arare in senso contrario nel solco precedente). Per movimentare questi aratri sono necessari almeno due cavalli.
4. Il coltivatore condotto a mano
Realizzato in diverse versioni, ognuna adatta a uno specifico tipo di lavorazione, va quindi scelto in base alle necessità. Viene utilizzato in piccoli appezzamenti per eseguire la sarchiatura nella coltivazione di ortaggi, ma anche in frutteti e vigneti. Solitamente viene trainato da un solo cavallo.
5. Il coltivatore da pieno campo
Adatto a grandi superfici, il coltivatore da pieno campo viene trainato da due-tre o più cavalli. Viene usato per la lavorazione superficiale del terreno, per tenerlo pulito dalle erbe infestanti o per preparate il letto di semina.
6. Il coltivatore canadese
Molto adatto alle lavorazioni di piccoli appezzamenti, il coltivatore canadese compie un ottimo lavoro di pulizia dalle erbe infestanti e nello stesso tempo esegue una benefica azione vibrante sul terreno per mezzo delle sue particolari molle.