
La coltivazione del melo
Il melo è una specie frutticola di origine asiatica che risale al periodo del Neolitico. Grazie all’elevata tolleranza ai diversi tipi di terreno e alla sua capacità di adattamento alle zone temperate, il melo si è diffuso in moltissime parti del nostro Pianeta e attualmente risulta essere la seconda specie frutticola più coltivata nel Mondo dopo gli agrumi (le banane, che occuperebbero il primo posto, spesso non sono coltivazioni vere e proprie perché non si ottengono da impianti razionali). Al giorno d’oggi esistono indicativamente 7.000 varietà di mele che contribuiscono a una produzione mondiale di circa 86 milioni di tonnellate; in Italia si coltivano un po’ meno di 100 varietà e la produzione è pari a 2,4 milioni di tonnellate. La maggior parte delle mele è destinata al consumo alimentare, ma una piccola parte viene utilizzata anche in ambito farmaceutico e cosmetico. All’interno della Guida illustrata si trovano molte informazioni pratiche che permettono una corretta gestione del melo. I consigli e gli accorgimenti forniti si basano sui migliori sistemi di coltivazione attualmente disponibili (a loro volta derivati da anni di ricerche e studi). In questo modo, anche il coltivatore hobbista può curare le sue piante di melo traendone il massimo beneficio e rispettando, allo stesso tempo, la fisiologia determinata dalle caratteristiche evolutive della pianta.
Giovanni Rigo (Ambasciatore di Vita in Campagna, esperto di frutticoltura) e Alessio Giacopini (Agrotecnico e consulente fitosanitario)
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di Giovanni Rigo