Le ortensie regalano, a ogni giardino nelle quali sono ospitate, una romantica atmosfera. Per poter godere delle migliori fioriture bisogna anche eseguire, tra febbraio e marzo, una bella potatura. Vediamo come, a seconda delle specie
Hydrangea macrophylla e le ortensie che presentano infiorescenze a palla (le più comuni nei giardini), che fioriscono sul legno dell’anno precedente, si potano tagliando i rami più deboli, quelli rivolti verso l’interno dell’arbusto e le infiorescenze secche (1). I taglio va effettuato sopra la penultima coppia di gemme (2). Non vanno tagliati i rami cresciuti l’anno precedente, i quali portano la gemma terminale che darà origine a un’infiorescenza. Negli esemplari vecchi occorre eliminare i fusti più vecchi, che generalmente sono molto ramificati, tagliandoli a livello del ceppo (3) in questo modo si rinnova gradualmente l’arbusto.
Hydrangea arborescens e Hydrangea paniculata (vedi foto a destra), che fioriscono sulla vegetazione dell’anno, si potano tagliando tutti i rami, lasciando solo due-quattro gemme (4). Se invece desiderate che gli arbusti crescano in altezza, lasciateli crescere liberamente, eliminando quei rami che crescono verso l’interno dell’arbusto, le biforcazioni e le infiorescenze secche (5).