Gli alberi di kaki sono sempre molto produttivi e spesso in famiglia si fatica a stare dietro al consumo dei loro frutti. Per questo è un regalo gradito non solo a chi lo riceve, ma anche a chi lo fa. Oppure c'è un modo poco diffuso per conservarlo nei mesi successivi: l'essiccazione
Se hai alberi di kaki nel tuo orto o giardino, hai probabilmente notato che producono una grande quantità di frutta. La raccolta di solito avviene tra ottobre e novembre quando le bacche diventano giallo-arancioni. Questi frutti sono deliziosi da mangiare freschi durante l’inverno, ma è difficile conservarli per molto tempo.
La soluzione? L’essiccazione! Ti spieghiamo come essiccare i kaki in modo da poterli gustare anche fuori stagione.
Come procedere.
- Scegli i kaki che hanno iniziato a diventare giallo-arancioni ma non sono ancora troppo maturi. Assicurati che siano integri, senza ammaccature o segni di danni.
- Usa un panno umido per pulire delicatamente la superficie dei kaki. Rimuovi il picciolo e la parte centrale sotto il picciolo.
- Taglia i kaki a fette rotonde, sottili e uniformi, con uno spessore di circa 1 cm.
- È possibile essiccare i kaki in un forno a bassa temperatura, impostato a circa 50 °C, lasciando lo sportello socchiuso per far uscire l’umidità. Il forno, però, è concepito per la cottura dei cibi. L’utilizzo di un essiccatore garantisce un’essiccazione più uniforme, eliminando il rischio di bruciatura degli alimenti, oltre che ad abbassare i consumi energetici.
- Il tempo necessario per l’essiccazione varia a seconda delle dimensioni e dello spessore delle fette che, di tanto in tanto, vanno rigirate. Potrebbe richiedere diverse ore.
- Una volta essiccati, lascia raffreddare le fette di kaki a temperatura ambiente.
- Le fette essiccate vanno conservate in contenitori di vetro ermetici in un luogo fresco, come una cantina. In questo modo possono durare almeno per tutto l’anno successivo alla produzione. Puoi anche conservarle in sacchetti sottovuoto nel frigorifero per almeno due anni.