
Le amamelidi profumano il giardino dal cuore dell’inverno a inizio primavera. Il loro fogliame in autunno si colora di calde tonalità. Sono facili da coltivare e si moltiplicano in estate
Le amamelidi si moltiplicano da luglio a settembre per talea semilegnosa, cioè utilizzando rametti ancora verdi all’estremità ma già lignificati alla base, che vanno recisi sotto la terza-quarta gemma partendo dall’alto (1). Dai rametti ottenuti, di 10-15 cm di lunghezza, si eliminano le foglie più basse e si tagliano a metà quelle rimaste per ridurre la traspirazione. Le talee ottenute si interrano lasciandole emergere solo per 2-3 cm, in vasi di circa 20 cm di diametro contenenti un miscuglio di ghiaia grossolana (80%) e di torba (20%). Dopo aver irrigato (2), si sistemano i vasi all’ombra, avendo cura di mantenere il substrato sempre umido, fino all’arrivo dei primi freddi, quando vanno spostati in un luogo riparato. Nella primavera successiva le piantine vanno trapiantate in vasetti singoli e messe a dimora in autunno in giardino.
- 1
- 2
Le amamelidi sono arbusti originari dell’Asia e dell’America settentrionale. Le più comuni sono Hamamelis mollis con fiori profumati di colore giallo oro o giallo sfumato di rosso (fine inverno-inizio primavera) e Hamamelis x intermedia con fiori, leggermente profumati, di colore tra il giallo e il rosso scuro, passando per l’arancione ramato (tra gennaio e febbraio).