Il cavolini di Bruxelles resistono bene al freddo e quindi si adattano anche agli inverni freddi della Pianura Padana. Per il piccolo produttore il problema maggiore consiste nel procurarsi le varietà più idonee. L'epoca di semina va da marzo a metà agosto, ma la temperatura ottimale di germinazione è di circa 20 °C, quindi indicativamente tra maggio e giugno; in questo modo si dispone delle piantine da trapiantare da circa metà luglio fino al massimo ai primi di agosto. È consigliabile produrre piantine con il pane di terra. A questo scopo sono sufficienti dei contenitori alveolati da 45-50 posti e l’apposito terriccio per semine di piante da orto. Le distanze d’impianto in linea di massima si aggirano attorno ai 70 cm tra le file e 50 cm sulla fila. Un'operazione colturale che veniva e viene ancora consigliata in alcuni manuali è la cimatura che si esegue togliendo il germoglio principale - lasciando le foglie a rosetta che lo circondano perché queste vegetando possano «nutrire» meglio la pianta - quando i cavolini che si formano alla base della pianta hanno un diametro di 1- 1,5 cm. In tale modo la formazione dei cavolini dovrebbe avvenire più precocemente e in modo più omogeneo. La cimatura oggi però si effettua limitatamente, perché molte delle varietà ibride coltivate producono in modo contemporaneo quasi tutti i cavolini e le loro dimensioni sono molto uniformi. Pertanto tale pratica viene poco attuata o, al massimo, ci si limita a cimare esclusivamente le varietà precoci. I cavolini si raccolgono quando sono ben formati, compatti e hanno raggiunto un diametro minimo di 2-2,5 centimetri. La varietà «Mezzo nano» e alcune recenti varietà ibride si possono reperire presso i garden center più riforniti. Scopri di più sulla coltivazione del cavolino di Bruxelles.
Cavolini di Bruxelles, come coltivarli
Il cavolini di Bruxelles resistono bene al freddo e quindi si adattano anche agli inverni freddi della Pianura Padana. Per il piccolo produttore il problema maggiore consiste nel procurarsi le varietà più idonee. L'epoca di semina va da marzo a metà agosto, ma la temperatura ottimale di germinazione è di circa 20 °C, quindi indicativamente tra maggio e giugno; in questo modo si dispone delle piantine da trapiantare da circa metà luglio fino al massimo ai primi di agosto. È consigliabile produrre piantine con il pane di terra. A questo scopo sono sufficienti dei contenitori alveolati da 45-50 posti e l’apposito terriccio per semine di piante da orto. Le distanze d’impianto in linea di massima si aggirano attorno ai 70 cm tra le file e 50 cm sulla fila. Un'operazione colturale che veniva e viene ancora consigliata in alcuni manuali è la cimatura che si esegue togliendo il germoglio principale - lasciando le foglie a rosetta che lo circondano perché queste vegetando possano «nutrire» meglio la pianta - quando i cavolini che si formano alla base della pianta hanno un diametro di 1- 1,5 cm. In tale modo la formazione dei cavolini dovrebbe avvenire più precocemente e in modo più omogeneo. La cimatura oggi però si effettua limitatamente, perché molte delle varietà ibride coltivate producono in modo contemporaneo quasi tutti i cavolini e le loro dimensioni sono molto uniformi. Pertanto tale pratica viene poco attuata o, al massimo, ci si limita a cimare esclusivamente le varietà precoci. I cavolini si raccolgono quando sono ben formati, compatti e hanno raggiunto un diametro minimo di 2-2,5 centimetri. La varietà «Mezzo nano» e alcune recenti varietà ibride si possono reperire presso i garden center più riforniti. Scopri di più sulla coltivazione del cavolino di Bruxelles.
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