

Sulla rotazione colture come pomodoro e fragola non è vero che non è vero che non è necessario eseguirla. Per di più, non solo il pomodoro non va coltivato per due anni di seguito nella stessa aiola, ma sarebbe opportuno attendere tre-quattro anni o anche più, soprattutto quando si sia accertata la presenza di malattie che colpiscono i vasi che trasportano la linfa e/o le parti che li circondano (fusariosi, verticilliosi). Gravi problemi per la mancata applicazione della rotazione si hanno tanto nelle piccole coltivazioni quanto, con conseguenze economiche molto rilevanti, nelle colture specializzate professionali delle zone più vocate a questa coltura. Per la fragola vale lo stesso discorso e bisognerebbe attenersi a quanto praticavano i vecchi fragolicoltori che se tenevano un anno la coltura questa ritornava nello stesso appezzamento dopo tre anni, se la tenevano due ritornava dopo sei anni, se tre dopo nove. È da rilevare poi che in una piccola superficie, dove sono presenti di regola molte colture con diverse caratteristiche ed esigenze, questo accorgimento non costa nulla, comporta solo un po’ di organizzazione: gli esempi riportati nei fascicoli dei lavori (progetto di coltivazione di un piccolo orto di 27 m² e progetto di coltivazione di un orto familiare di 200 m²) hanno proprio lo scopo di incentivare i lettori a eseguire la rotazione nel loro orto.