Non è consigliabile mantenere sulla pianta i frutti danneggiati dalla grandine, non più buoni per essere mangiati
È utile staccare tutti i frutti gravemente danneggiati dalla grandine e ritenuti non più commestibili (o, per l’agricoltore professionale, non più commercializzabili), in modo che la pianta non investa altre energie nel portarli a maturazione, ma le dedichi alla produzione di nuove foglie, fusti e fiori. Spesso, però, i frutti danneggiati dalla grandine riescono comunque a generare semi vitali ed essere pertanto funzionali agli obiettivi della pianta che punta a produrre semi, cioè «figli».