
Alcune indicazioni per valutare la convenienza degli impianti di riscaldamento domestico che utilizzano legna, cippato o pellet
La legna è considerata una fonte energetica rinnovabile per almeno due motivi:
- le emissioni in atmosfera di biossido di carbonio, a seguito della combustione, determinano un bilancio pressoché nullo rispetto alla quantità di biossido immagazzinata durante il ciclo di crescita delle piante;
- risultano una valida alternativa ai combustibili fossili (gas naturale, petrolio), rispetto ai quali sono nettamente inferiori le quantità di zolfo e ossidi di azoto liberate dalla combustione.
Inoltre, l’approvvigionamento di legname locale che riduce ulteriormente l’impatto ambientale del trasporto e il funzionamento tecnologicamente avanzato degli impianti a esso dedicati rendono questa fonte energetica davvero sostenibile. Negli ultimi anni, infatti, le tecnologie che sfruttano legna in ciocchi, il cippato e il pellet, si sono evolute, sia per quanto riguarda i sistemi «diretti» (per esempio camini, stufe, cucine) sia per quelli «indiretti» (per esempio caldaie collegate a impianti di riscaldamento); possono cioè vantare ottimi valori di rendimento, ottimizzando la combustione con una contestuale riduzione dei prodotti di scarto (ceneri).
Per questi motivi riscaldarsi con le biomasse, in generale, significa oggi perseguire anche un risparmio economico, perché hanno un rapporto tra potere calorifico e costo, maggiore rispetto a quello dei combustibili fossili.
Principali combustibili per impianti domestici
Combustibile | Potere calorifico (1) | Costo (2) | Costo per 1.000 kWh di energia prodotta |
---|---|---|---|
Metano | 9,70 kWh/m³ | 1,00 euro/m³ | 103 euro |
Gpl | 6,30 kWh/litro | 1,50 euro/litro | 238 euro |
Legna | 3,50 kWh/kg | 0,13 euro/kg | 37 euro |
Pellet | 4,50 kWh/kg | 0,35 euro/kg | 78 euro |
Cippato | 4,00 kWh/kg | 0,08 euro/kg | 20 euro |
(1) Il potere calorifico è la quantità di energia unitaria resa dal combustibile considerato
(2) I costi dei combustibili sono stati ricavati da un’analisi dei prezzi medi di mercato
e dei dati forniti dalla Camera di commercio (gennaio 2015)