

La concimazione delle piantine, anche se le piantine seminate in serra si presentano poco rigogliose, ma sane, non è consigliabile. Una volta avvenuta la messa a dimora, le piantine si riprendono velocemente e di regola non pongono problemi per la crescita. Un eccesso di concimazione può invece favorire troppo la vegetazione con il risultato che si avranno piantine molto sviluppate, deboli (spesso filate) e che, una volta trapiantate, faticheranno maggiormente ad adattarsi al nuovo ambiente di coltura. Solo nel caso in cui la crescita si presentasse veramente stentata è opportuno intervenire con delle irrigazioni fertilizzanti (fertirrigazioni). La prudenza è comunque d’obbligo. Concimi solubili in acqua e con elevati contenuti in elementi fertilizzanti sono da evitare perché, specialmente per pochi litri d’acqua, sono difficilmente dosabili. In ogni caso maggiore è il quantitativo di elementi fertilizzanti (cioè il «titolo» che rappresenta la percentuale in peso dell’elemento o degli elementi fertilizzanti contenuti nel prodotto) più elevata dovrà essere la diluizione in acqua (si può arrivare a 50 o anche 25 grammi di concime per ettolitro; in qualsiasi caso non si superano i 200 grammi per ettolitro pari a 2 grammi per litro). Sarebbero da evitare concimi che contengono molto azoto. Un piccolo produttore può utilizzare anche i fertilizzanti liquidi per impiego generale che si possono trovare presso molti rivenditori di articoli per il giardinaggio, tipo concime universale 7 N (azoto) + 7 P2O5 (anidride fosforica) + 7 K2O (ossido di potassio) + microelementi (ferro e altri). Per l’uso bisogna attenersi alle istruzioni allegate alle confezioni.