Il mercato offre un'ampia gamma di carotatrici da scegliere, anche in questo caso, sulla base dell'estensione della superficie da lavorare. Rimane un'operazione che migliora lo stato del terreno e la crescita del manto erboso
La carotatura consiste nel realizzare dei fori verticali profondi 10-15 centimetri per far arrivare l’aria in profondità. È questa un’operazione di manutenzione del tappeto erboso poiché è eseguita in caso di terreni compattati, al fine di arieggiare il terreno in strati relativamente profondi stimolando la crescita dell’apparato radicale. L’organo che esegue il foro viene denominato «fustella» e può essere pieno (il foro eseguito non decompatta il terreno) o cavo; in quest’ultimo caso dal terreno viene estratto un cilindro di terra con aumento dell’effetto decompattante (vedi illustrazione). In relazione al movimento che viene impresso alle fustelle le diverse attrezzature si dividono in modelli a pistone, a rotore e a vibrazione. Esistono modelli in cui le fustelle sono montate su più perni vibranti che permettono in contemporanea una foratura e una frantumazione del terreno prossimo al foro. Questa operazione ammorbidisce il suolo circostante i fori, creando spazi e aperture che facilitano l’assorbimento di acqua, aria ed elementi nutritivi da parte delle radici.
Una macchina carotatrice con motore a scoppio e con operatore al seguito, avente una larghezza di lavoro di 30-40 centimetri costa circa 700-800 euro e la spesa è giustificata per superfici superiori a 3.000 metri quadrati.