Per prendersi cura delle rose bisogna innanzitutto disporre una pacciamatura possibilmente di origine organica e mantenendo puliti i rami.
Da metà maggio, per la cura delle rose, predisponete sul terreno uno strato di pacciamatura dello spessore di 8-10 cm, utilizzando preferibilmente materiali naturali come foglie secche, torba, paglia, corteccia sminuzzata, ecc. Durante l’estate integrate la pacciamatura qualora lo spessore si riduca, allo scopo di mantenere fresche le radici, limitare l’evaporazione dell’acqua e inibire la crescita delle erbe infestanti.
Eliminate i fiori appassiti dai rosai rifiorenti, per stimolarli a formare nuovi boccioli. Intervenite tagliando circa un terzo del ramo appena sopra una gemma vigorosa rivolta verso l’esterno del ramo stesso. Non eliminate invece i fiori appassiti dai rosai botanici e da tutti quelli che producono in autunno bacche colorate (Rosa callicarpa, Rosa pendulina, Rosa rugosa, Rosa complicata, ecc.).
Al termine della fioritura, verso la fine di giugno, si deve provvedere alla potatura delle rose non rifiorenti asportando i rami che hanno portato fiori o accorciandoli di due terzi per stimolare l’arbusto a emettere nuovi tralci, che porteranno rose la primavera prossima.