La coltivazione della rucola, per la sua semplicità, è consigliata anche a coloro che hanno poche conoscenze di orticoltura. Resiste discretamente al freddo e si adatta a diversi tipi di terreno, purché siano ben drenati
La rucola presenta una discreta resistenza alle basse temperature e può essere coltivata per quasi tutto l’anno anche nel Nord Italia. Infatti, pur temendo i forti freddi e la gelate prolungate, sono sufficienti semplici protezioni per poterla raccogliere almeno per parte dell’inverno. È opportuno, però, non seminare se si verificano lunghi periodi freddi e perturbati. Nelle regioni con clima più mite rispetto alla Pianura Padana, invece, non è necessario alcun riparo.
Preparazione e sistemazione del terreno
Nei terreni compatti e pesanti, e in tutti quelli in cui si teme la formazione di ristagni d’acqua, vanno formate aiole sopraelevate di 15-20 cm.
Il terreno si vanga in genere subito prima di attuare la coltura sino a una profondità di circa 20-25 cm. Se si desidera attuare la coltura in aiole precedentemente pacciamate, si può anche evitare di eseguire la vangatura e ci si limita a una zappatura o a un’energica estirpatura. Prima di eseguire la semina è opportuno sminuzzare le zolle impiegando un estirpatore, anche più volte a distanza di alcuni giorni, finché è possibile usare il rastrello per la sistemazione definitiva.
La rucola è poco esigente in fatto di concimazione, tant’è che nei piccoli orti familiari non è di regola necessario effettuare alcun apporto di fertilizzanti.